Le Macchiette di Pavia e dintorni
Foto da Calendario Avis Pavia 2006
Tratto da "Care Macchiette Pavesi" di P. Marabelli e "Giuàn al màt" di A. Faravelli
Personaggio caratteristico per il suo fisico, minuto come un fringuello, scuro di pelle, con baffettini neri e sottili, accentuati con il «maskara», capelli impomatati.
Arduino Negrini, nato nel 1918, abitava in quel di Casa Napoli, in Via Indipendenza, dove già da piccolo era ben conosciuto per averne combinate di "cotte e di crude".
Negli anni dell'immediato dopoguerra, si aggirava come un furetto nella Piazza Grande, tra la gente, nei giorni di mercato. I suoi «affari» erano la compera e la rivendita di collanine d'oro e pare le piazzasse bene. Altri affari erano espedienti per tirare a campare.
Non disdegnava altri lavori, come il facchinaggio, soprattutto quello leggero ed altri lavori saltuari e soprattutto brevi.
Si presentava sempre elegantemente vestito, con la immancabile cravattina ad elastico.
Così avvenne per la spalatura della neve: si presentò decorosamente vestito, ma senza la pala. Invitato dal vigile a procurarsela, ecco a pochi passi un negozio di vendita.
Ne prende una e si mette a spalare.
Ma che pena! Il vigile stesso dovette premurasi di insegnarglielo, mentre Arduino, da finto tonto, stava ad osservare.
Appassionato alla musica, suonando nacchere autocostruite, si esibiva nei locali della periferia cantando canzoni spagnoleggianti, riscuotendo anche un discreto successo.
Morì nel febbraio
del 2002.
Arduino