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Tale fascia verso l'esterno, è delimitata da una sottile modanatura formata da quattro piccoli cordoncini separati da sottili incavi; la modanatura che separa invece detta fascia dal campo dell'iscrizione è composta da due listelli divisi da un intacco, da una sottile e profonda gola, da un listello, e da un ultimo intacco.

Nella fascia, sul fondo di stucco rosso, campisce il ramo appiattito e ondulato con sottili caulicoli; nelle anse, escono dal ramo , alternandosi, grappoli d'uva, rosette, foglie d'edera e fiori a campanula.

Il passaggio dal piano di fondo al piano superiore entro cui è la decorazione, è ottenuto con piani leggermente inclinati; ma i profili e gli spigoli sono ugualmente netti e taglienti.                            (Più sotto il testo)

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L’epigrafe funebre di Cunincperga, di metà del secolo VIII, in marmo cipollino della Val di Susa è frammentaria in quanto manca la parte sinistra.

Proviene dalla chiesa di S. Agata al Monte, all'ingresso del Monastero sul muro a sinistra, dove rimase fino al 1823, acquistata nel 1828 dal Marchese Luigi Malaspina, passò poi, non si sa come, ne in quale anno, nel Gabinetto di Archeologia dell'Università che lo concesse in deposito perpetuo al Museo in data 23 novembre 1937.

L'iscrizione è contornata da larga fascia con decorazione a bassissimo rilievo.

EPIGRAFE FUNEBRE DI CUNINCBERGA