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ISCRIZIONE DI RE ANSPRANDO

Frammento dell'iscrizione funebre del Re Ansprando, con tratto di fascia scolpita a bassorilievo in marmo bianco con le lettere incise in modo piuttosto irregolare, di tipo maiuscolo di altezza cm. 4,5 la prima riga e cm. 2,5 la seconda.

L’origine è di circa il 712 e la provenienza iniziale dal sacello di S. Adriano Martire in S. Maria delle Pertiche, quindi passò in S. Pietro in Ciel d'Oro, probabilmente andò distrutta fra il 1570 e il 1595; il frammento fu scoperto nel 1896 dal Maiocchi e fu trasportato al Museo Civico.

I due frammenti, fino al 1950, erano uniti e con la nuova sistemazione presso il Museo si è preferito staccare i due frammenti: 1° perchè la fascia scolpita aveva una direzione obliqua rispetto all'epigrafe; 2° perchè la risega e la relativa modanatura non erano del tutto identiche nei due frammenti: quindi già quando essi vennero usati come materiale di risulta non dovevano essere collegati fra loro.

Il fregio presenta dopo un bordo liscio esterno una larga fascia con girali di foglie che, per forma e modo di espandersi, ricordano quelle di piante acquatiche; a questa segue una seconda fascia di cui vediamo solo un frammento molto consunto, con un motivo che sembrerebbe di palmette.
 

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Si tratta del frammento superiore della iscrizione funebre di  Re  Cuniperto  in  marmo: h.= m. 0,60; I.= m. 1,00, spess.= cm. 9; le lettere, maiuscole  romane,  elegantissime  e  regolari su linee orizzontali sono alte cm.3,5.

L’epoca è il 700 d. c. e la provenienza secondo il Bossi (1647) e successivamente dell’Oltrocchi (1795) è da un muricciolo del convento di San Salvatore, infissa sulla parete destra della chiesa. Passò poi nei primi decenni del sec. XIX nella raccolta. del Marchese Malaspina e nel 1896 fu donato dall'Amministrazione Provinciale ai Musei Civici.

ISCRIZIONE DI RE CUNIPERTO