Oriundo della Scozia, Guniforto col fratello Guiniboldo e due sorelle, per sfuggire alla persecuzione, passò in Germania dove le sorelle furono uccise.
Giunti a Como, fu ucciso il fratello e il solo Guniforto si recò a Milano.
Qui egli fu colpito da frecce: creduto morto e abbandonato, si trascinò fino a Pavia, dove fu raccolto da una donna cristiana e dopo tre giorni di agonia, morì nella sua casa.
Come si può notare, la passio di Guniforto è una ripetizione in tono minore di quella di s. Sebastiano.
Le testimonianze permettono di affermare che a Guniforto è stato attribuito un culto ad immemorabili.
Una chiesa in suo onore era a Milano sul luogo del martirio, appena fuori porta Ticinese.
A Pavia il suo corpo fu collocato dapprima "in ecclesia Sancte Marie que est apud sanctum Romanum maiorem".
Di qui, nel corso di varie traslazioni, fu portato nella chiesa del monastero nuovo, poi nella parrocchia di S. Maria Gualtieri e infine nel 1790 nella basilica dei SS. Gervasio e Protasio. (Foto a lato)
Autore: Virgilio Noè
San Guniforto Martire venerato a Pavia
26 Agosto
? - Milano, 1695