L'ampio
bordo che incornicia il marmo è composto da due listelli separati da sottile
intaccatura, una piccola gola, e un ultimo listello che fa già corpo, insieme a
quello dell'altro lato, colla larga fascia decorata.
Nei lati verticali di questa, due nastri a zig-zag, formati da tre fettucce
parallele, si incrociano in un motivo a losanga che s'intreccia poi con l'altro
motivo dei cerchi alternati a nodi, che due nastri ondulati creano
coll'intrecciarsi del loro svolgersi sinuoso.
Invece, le fasce dei lati orizzontali si adornano di due nastri ondulati
contrapposti; da un lato e dall'altro, escono fogliette a contorno sinuoso;
quelle verso il centro si collegano a quelle dell'altro ramo, così da formare
una specie di palmetta.
Una profonda
e
sottile gola
divide
la
fascia
dal
campo
centrale.
Si tratta della lastra tombale di Senatore, in marmo cipollino della Valle di Susa.
Proviene dal Monastero del Senatore fondato dal medesimo nel 714, tuttavia dagli inventari del Museo Civico non risulta quando la lastra sia entrata nelle collezioni Comunali.
Il 714 nasce il Monastero del Senatore, da qui la•
datazione del marmo, comune a tutti gli studiosi, ad eccezione del Bognctti,
il quale, basandosi sulla dubbia autenticità della data di fondazione del
Monastero, nota come sia difficile poter attribuire a tale data il monogramma
dell'epigrafe.
Dal punto di vista strettamente iconografico il nostro marmo ha riscontro con
marmi del secolo VIII; ma senza dubbio lo stile, i bellissimi caratteri
epigrafici, il monogramma lo farebbero supporre anteriore di un secolo. Della
tomba di Senatore, l'unico che fa menzione è il Parata tra il 1511 e il
1520).
SIGILLO TOMBALE DI SENATORE
L