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Fotografie scattate prima della demolizione mostrano l'originale collocazione del capitello sul terzo pilone sinistro, sulla semicolonna rivolta verso la navata.
Il capitello è caratterizzato da sette figure a mezzo busto, con quella centrale afferrata ai polsi non dalle figure più vicine, ma da quelle successive, in posizione angolare, che poggiano l'altra mano sul petto (nel gesto tipico del giuramento).
Particolare attenzione meritano le due figure alle estremità: una brandisce un pugnale, l'altra una croce (rivolta verso il presbiterio nella sua collocazione originale).
Nonostante le gravi perdite della demolizione, i Musei Civici conservano una notevole quantità di materiale scultoreo proveniente da Samta Maria del Popolo e da Santo Stefano.
I capitelli presentano una ricca varietà formale e una probabile predisposizione al colore. Tra quelli conservati si osservano capitelli con fregio, istoriati, con raffigurazione di teste leonine che fuoriescono da rigogli vegetali, maschere, fogliame, capitelli complessi e a sezione.
È per lo più nei capitelli di Santa Maria del Popolo che rintracciamo smussi angolari ed una nuova formulazione plastica dell'elemento vegetale, che si coniuga con inserti floreali e architettonici.
Segue: RESTI DI SANTA MARIA DEL POPOLO