ANGELO GRILLI
SCULTORE RAFFINATO DI LEVATURA MONDIALE


Figlio d’ arte, naturale continuatore di una passione che ha esaltato la pregevole e rinomata arte scultorea di suo padre Vittorio, Angelo Grilli irrompe ancora giovanissimo sul palcoscenico internazionale dove oggi brilla con una luce propria di indiscutibile e sublime leggiadrìa : e noi pavesi ne siamo fieri !

Chi non ha ammirato ed apprezzato le sue fusioni in lega, le straordinarie coniazioni, le incredibili ceramiche e le magistrali lavorazioni dei marmi di questo scultore che ha contribuito ad arricchire di capolavori artistici la nostra bella Pavia ?

Nella nostra città le sue opere geniali, tantissime e sparse ovunque, danno un significato artistico alla Chiesa della Sacra Famiglia, all’ Università degli Studi, all’ Almo Collegio Borromeo, alle Cliniche Maugeri e Città di Pavia ed impreziosiscono il Borgo Calvenzano con il magistrale Monumento ai Caduti.

Angelo Grilli è in possesso di una sorprendente ed inarrestabile creatività vulcanica in evoluzione continua, è stato indotto a valicare gli angusti confini della sua amata città natale ed oggi le sue creazioni si trovano in tutti gli angoli del mondo dove l’ “arte che conta” viene giustamente magnificata.

In rappresentanza di tutti i pavesi, Mino Milani, che sa presentare Pavia ed i suoi figli più illustri come nessuno ha mai saputo fare, ci descrive l’ ultimo incontro avuto con il suo amico scultore, che mette in mostra la sua arte in una forma assolutamente originale:

...... da vecchio pavese che, ormai, si è abituato a non avere paura delle novità, eccomi entrare a bere qualcosa al Caffè dell’ Arte, in Via Carlo Alberto; e chi ti trovo ? Angelo Grilli! Non lui in carne ed ossa, non lui grande e grosso e con quella sua irrimediabile e toccante aria di bravo ragazzo: lui nella sua scultura inconfondibile, nel senso di essere quella che è, nella sua arte .......
Mi è maledettamente difficile trovare altri giusti aggettivi per evidenziare il nostro “talentuoso” e grande artista, ma non lo è affatto scovarli, già coniati, leggendo i giudizi dei più affermati critici d’ arte.
....... Angelo Grilli è personaggio antico, artista “faber”, conoscitore di materie, di tecniche, curiosissimo di ogni cosa che entri nel fuoco delle sue attenzioni ...... uno degli scultori più efficaci della sua generazione che ha raggiunto la piena maturità professionale, per quanto egli non si lasci condizionare da quello che viene chiamato “il sistema dell’ arte” ....... è anche poeta: tiene una sorta di diario degli incontri e delle esperienze annotando versi di emozionata partecipazione naturalistica ed atmosferica che gli servono per esaltare il senso del vivere e radicarne la memoria ...... si è imposto come medaglista di indiscutibile valore, davvero capace di rinnovare il linguaggio della figurazione ...... la scultura di Grilli è manifestarsi di energia che scuote lo spazio, tensione centrifuga di forze accumulate; il disegno e la scultura squassano l’ aria immota e incarnano uno slancio vitale di esplicita intenzione comunicativa, di stupefatta adesione alla luce ed alla vita ...... ovunque fa trasparire una gradazione di movimenti espressivi che testimoniano la profonda umanità e religiosità della sua arte e del suo credo di artista ......


Uno scultore lo si valuta anche per le sue committenze e Angelo Grilli, tra le sue numerosissime, può vantare quelle di Papa Giovanni Paolo II, del Cardinale Joseph Ratsinger ora Papa Benedetto XVI, dei Cardinali Carlo Maria Martini e Dionigi Tettamanzi di Milano, dell’ ex Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, della Repubblica di San Marino, e molte altre ancora, tutte di assoluta rinomanza.

Per intervistarlo tranquillamente mi sono valso di Giuseppe Gerosa, un comune amico che in questi ultimi tempi sembra quasi il suo press agent.

L’ appuntamento è a Varzi, guarda caso, lo stesso giorno in cui il sindaco Ernesto Querciolli gli assegna una nuova committenza: le medaglie per i “Sangiorgini”. San Giorgio è, per Varzi, quello che San Siro è Pavia e, con queste medaglie di Grilli i Varzesi più meritevoli verranno premiati. Andiamo a pranzo in un accogliente ristorante immerso nella lussureggiante ed ubertosa cornice naturale di Bosmenso.

Grazie al passato noi possiamo essere aiutati ad inventare il futuro. – ci fa sapere lo scultore – In poche parole abbiamo degli esempi dagli antichi che, con i pur scarsi mezzi a disposizione, hanno saputo tramandarci dei capolavori che, a prima vista, potrebbero sembrare attuali. Ma come hanno fatto a lavorare il basalto? Che insegnamenti, ragazzi!.


Lo ascoltiamo in religioso silenzio stupiti anche dal fatto che, solitamente, sempre concentrato nella sua missione artistica, colloquia soprattutto con se stesso. Sarà per l’ambiente ideale, per il salame di Varzi forse, un pur solo bicchiere di Bonarda, ma stavolta Angelo Grilli è sceso sulla terra e discorre volentieri come spesso accade ovunque tra quegli amici oziosi che, ormai in pensione, cercano di individuare i fatti più essenziali della vita.

Il primitivismo degli Egizi ha fruttato l’ epoca della Grecia classica, quella romana e via di seguito.

Quale epoca, o artista, ti ha maggiormente ispirato. – chiede Giuseppe Gerosa.

Dapprima è stato Michelangelo perchè, rispetto agli scultori greci, oltre ad esercitare mirabilmente la tecnica della scultura, ha saputo togliere quel senso di eccessivo verismo immettendo quel “nuovo” che gli ha suggerito il suo tempo.

« Grilli ?. – chiedo io.

Dopo Michelangelo ho amato tanto la scultura del ‘500 lombarda. A diciassette anni, pensate, avevo lo studio in una cella della Certosa di Pavia ...».

Volevi farti frate ». – butta là Giuseppe Gerosa, creando immediatamente un clima di festosa ilarità.

Non ho mai avuto il tempo nemmeno di pensarci. La mia vita è stata, da subito, dedicata completamente all’ arte, e di questo debbo essere grato a mio padre Vittorio. L’allora restauratore della Certosa, Cesare Alberici, che mi aveva preso in buona grazia, prendendomi praticamente per mano, mi ha guidato in quel mondo affascinante che rende unico nel suo genere questo straordinario monumento pavese che tutto il mondo ci invidia. A concorrere nella mia formazione è stato il Cilento, l’antica Magna Grecia, che con la sua morfologia e la tipicità dei suoi abitanti, continua ad affascinarmi e, assieme a Pavia, ad ispirarmi».

Nelle tue monografie, mischiata tra le sue opere più significative, ho notato spesso la statua bronzea di tuo papà Vittorio raffigurante una donna che, leggermente curvata, tiene ben abbrancato un bambino nudo che, se non sbaglio, si sta disperando. – mi viene da interromperlo.

Rappresenta gli affetti famigliari di cui mio padre, come tutti i padri del suo tempo, andava molto fiero. – una commozione spontanea, seguita da un magone improvviso, gli attanaglia la gola, ma si riprende subito – E’ mia mamma Maria, il bambino è Angelo Grilli che non voleva lasciarsi lavare. Quella scenetta ripetitiva, che ricordo con tanta emozione e nostalgia, fortunatamente mia padre l’ha tramandata ai posteri.

Premi, medaglie, riconoscimenti ne hai avuti tantissimi ed in tutte le parti del mondo. Quale tieni come fiore all’ occhiello ?. – lo interrompo.

Sicuramente il “Diploma di medaglia d’ oro San Siro” ricevuto dal Comune di Pavia nel 1981 perchè, se lo dice Dante Alighieri dobbiamo credergli, nessuno è profeta in patria.

So che sei letteralmente sommerso da importanti committenze e che vieni continuamente richiesto per mostre e personali. Preferirei, però, come credo i lettori de “il Punto”, scoprirlo strada facendo perchè Angelo Grilli di strada da percorrere ne ha ancora parecchia. Ma cosa pensi di Pavia ?

Amore e odio. E’ come quando si mette nel forno un pezzo di ceramica lavorata: si è convinti che ne esca un capolavoro, invece è un disastro; non si è per nulla convinti e ne esce un gioiello. Pavia è una fata, ma anche una strega. Ha in se una magìa che nessun’ altra città storica può vantare e, nel contempo,una nebbia tremenda che è in lotta continua con formidabili raggi di luce. Io ne vado pazzo, come pure dei suoi personaggi e dei cittadini passati, presenti o futuri.

 


Walter Vai, poeta e scrittore pavese, puntuale e raffinato sottolineatore delle più significative realtà della nostra terra, ha dedicato allo scultore Grilli una poesia in lingua, raggiungibile con il seguente collegamento:  All'amico Angelo
 

Medaglia celebrativa del restauro della secentesca statua

Madonna di Piazza Grande - 1604