La preparazione della visita di Papa Ratzinger è stata laboriosa al pari di quella di Giovanni Paolo II, Lui stesso all'inizio del pontificato, nel 2005, aveva espresso il desiderio di rendere omaggio ad Agostino, suo "dottore" di riferimento. Ma il viaggio s'è trasformato in visita pastorale vera e propria (anche alla diocesi di Vigevano, unica tra quelle lombarde a non aver mai ospitato un Papa) e pure stavolta non è stato semplice conciliare tanti impegni con il tempo disponibile. Tant'è vero che è rimasta in forse fin quasi all'ultimo la tappa all'Università, della quale peraltro Sant'Agostino è copatrono con Santa Caterina d'Alessandria. Stavolta il Borromeo s'è dovuto "accontentare" del solo passaggio della papamobile dal suo giardino, proprio perché la Messa solenne è stata celebrata negli Orti borromaici davanti a 15 mila fedeli: nella luminosa giornata di sole il palazzo del Collegio è rimasto comunque sullo sfondo della scena. "Le due visite - fa notare da Monsignor Comini (che fù il cinquantunesimo rettore dell'Almo Collegio Borromeo) -sono state ognuna pellegrinaggi personali: Wojtyla venne per San Carlo, uomo della riforma cattolica, uomo di azione pastorale, con una spiritualità tutta incentrata sulla Passione di Cristo; Ratzinger è venuto per Agostino, uomo di riflessione, di approfondimento, di spiritualità tutta interiore. Due pellegrinaggi che riflettono due personalità". Quella mattina dell'84 Comini visse l'incontro con la tensione di chi non può sbagliare una parola, data la storicità del momento. Più di vent'anni dopo ha conosciuto anche Benedetto XVI, ma questa volta si è goduto la "bellissima giornata da semplice membro della Chiesa pavese, in un clima di grande spiritualità".
Ed ecco il meditato raffronto tra i due personaggi: "Wojtyla
nel percorso in collegio era silenzioso, davvero in pellegrinaggio,
comunicava con gli occhi. Carismatici la persona, i gesti, gli slogan. C'era
in lui una grande intensità spirituale estro-vertita...
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Benedetto XVI da Wikipedia l'enciclopedia libera Gallerie fotografiche della visita a Pavia di Benedetto XVI dal sito papia.altervista.org - |
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Data: nov. 2009 |
Da una nota di Sandro Rizzi |
PICCOLI PARTICOLARI INEDITI Un fuori programma nella visita Pastorale di Benedetto XVI a Pavia, che non ha avuto eco sui giornali: dopo il pranzo in vescovado, inaspettatamente, il Papa ha espresso il desiderio di poter fare quattro passi per prendere un po' d'aria in solitudine, accompagnato dal segretario. Un attimo di sconcerto, poi si è pensato al chiostro più vicino, quello delle suore Canossiane in via Menocchio. Rapido sopralluogo al Monastero Senatore da parte dei servizi di sicurezza e il desiderio è stato esaudito. Dopo la brevissima passeggiata il Papa ha chiesto di incontrare le religiose, quasi a scusarsi di aver turbato i loro ritmi, ed è stato subito festosamente "circondato".
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Le Spoglie di S. Agostino