Pavia e dintorni   -  i vecchi Mestieri

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Mestiere umile per eccellenza ma l’uomo non ne faceva un dramma.

A testa bassa cominciava con un accurato spolvero, poi la passata con il lucido quindi con due spazzole lo tirava per bene e alla fine passava un panno di flanella per il tocco finale.

L’ultimo lustrascarpe di Pavia lo si vide in via Varese sino ai primi anni cinquanta. Aveva una grande sedia sopraelevata su un piccolo palco e davanti due forme in ferro a forma di suola sulle quali appoggiare i piedi. La sedia rimaneva sul marciapiede giorno e notte e il mattino, puntuale il lustrascarpe era in …azienda.

Il più famoso dei lustrascarpe Pavesi fu senza dubbio Angiola. ( immortalato nella foto a lato, di Chiolini, accanto al "Bigiù", conducente di carrozza per servizio pubblico. Questi lavorava alla stazione ferroviaria.

Con un paio di scarpe lucidate a regola d’arte l’uomo si pavoneggiava, si sentiva un principe, sapeva che la scarpa lucida saltava all’occhio e suscitava per strada le occhiate dei passanti.

Una volta la scarpa impolverata era la regola, la scarpa lucida una vera eccezione….

I Lustrascarpe