La chiesa sarebbe stata fondata nel secolo V dal vescovo
S. Epifanio, e qui
vi fu sepolto.
Ricostruita nel 1239, fu affidata ai Canonici lateranensi, che nel secolo XV
innalzarono il chiostro attuale.
Soppresso alla fine del Settecento, l'edificio monastico fu
adattato a sede dell'Orto Botanico della Università.
La particolare destinazione del complesso comportò la totale
demolizione della chiesa, mentre il convento fu ampiamente rimaneggiato.
Nelle cantine del complesso è visibile una traccia marmorea,
ultimo reperto della chiesa demolita.
L'unica parte superstite del monastero è il chiostro
quattrocentesco con capitelli marmorei scolpiti.
Alcuni dei capitelli pensili in cotto del portico sono
identici a quelli del chiostrino di
San Lanfranco, circostanza che è
certamente utile per stabilire una prima datazione del chiostro stesso.
Il loggiato al primo piano è stato tamponato per permettere
il recupero di spazio ad uso laboratori ed uffici; rimane una splendida
monofora in cotto, antica apertura di una cella monacale con il loggiato.
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ISTITUZIONI STORICHE ECCLESIASTICHE |
La Parrocchia di S. Epifanio, fra le fonti edite di carattere
generale, è citata nel 1250 nei documenti concernenti l'estimo pavese del
secolo XIII; è menzionata tra le parrocchie di Porta Palacensis nelle
Rationes decimarum del 1322-1323; compare nei rogiti del cancelliere
episcopale Albertolo Griffi degli anni 1370-1420; è ricordata negli atti
della visita pastorale compiuta nel 1460 da Amicus de Fossulanis e
successivamente nella visita apostolica di Angelo Peruzzi del 1576, quando
la cura delle anime era affidata ai monaci lateranensi; in quello stesso
anno si contavano tra i parrocchiani 350 anime da comunione; è elencata nel
catasto teresiano degli anni 1751-1757.
Nel 1769 il clero risultava composto da diciassette sacerdoti
e sei chierici. In base al piano governativo di riduzione delle parrocchie
nella città di Pavia, come definito dall'avviso 14 novembre 1788, la
parrocchia di Sant'Epifanio fu soppressa e unita alla parrocchia di
Sant'Eusebio.
La canonica di Sant'Epifanio di Pavia viene istituita
presso l'omonima chiesa con bolla di Niccolò V del 31 luglio 1451. I
canonici amministrano la cura d'anime sino alla soppressione. Nel secolo
XVIII la canonica risulta possedere terreni nella comunità dei Corpi Santi
della città di Pavia; nelle comunità di Marzano, Spirago, delegazione VII di
Pavia, Campagna Sottana di Pavia.
La canonica di Sant'Epifanio viene soppresso nel 1773.
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La chiesa di S.Epifanio (o meglio di S. Vincenzo, detta di S.
Epifanio) è elencata nell' "Anonimo Ticinese", Cap.III° "Chiese entro
il secondo muro co' loro Corpi Santi" di Opicino de Canistris ( 7°
ref.), con la nota: - nella quale fu deposto una volta il corpo di S.
Epifanio, vescovo di Pavia, di cui leggonsi le virtù e le mirabili gesta.
Così Epifanio è legato in Santo sodalizio pel dì con S. Agnese, e per la
Chiesa, con S. Vincenzo, la cui sollenità corre il dì seguente. Ivi giaciono
pure i corpi delle Sante donne Luminosa, Speciosa e Liberata Vergini, che
colà vissero colla B. Onorata dedicata al Signore e riposarono in pace - ".
Dal Commentario dell'Anonimo Ticinese tradotto da P. Terenzio
(1864). |
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