Via Sant'Epifanio, 14

Tracce della chiesa di di S. Epifanio

La monofora negli uffici dell'Orto Botanico

 

Il chiostro del Monastero di S. Epifanio

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Chiese con resti in Pavia

SANT'EPIFANIO                                                                  Da: Guida storico artistica di Pavia 

Chiese di Pavia (con resti, entro le vecchie mura)

La chiesa sarebbe stata fondata nel secolo V dal vescovo S. Epifanio, e qui vi fu sepolto. Ricostruita nel 1239, fu affidata ai Canonici lateranensi, che nel secolo XV innalzarono il chiostro attuale.

Soppresso alla fine del Settecento, l'edificio monastico fu adattato a sede dell'Orto Botanico della Università.

La particolare destinazione del complesso comportò la totale demolizione della chiesa, mentre il convento fu ampiamente rimaneggiato.

Nelle cantine del complesso è visibile una traccia marmorea, ultimo reperto della chiesa demolita.

 

 

 

L'unica parte superstite del monastero è il chiostro quattrocentesco con capitelli marmorei scolpiti.

Alcuni dei capitelli pensili in cotto del portico sono identici a quelli del chiostrino di San Lanfranco, circostanza che è certamente utile per stabilire una prima datazione del chiostro stesso.

Il loggiato al primo piano è stato tamponato per permettere il recupero di spazio ad uso laboratori ed uffici; rimane una splendida monofora in cotto, antica apertura di una cella monacale con il loggiato.

 

 

 

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ISTITUZIONI STORICHE ECCLESIASTICHE

La Parrocchia di S. Epifanio, fra le fonti edite di carattere generale, è citata nel 1250 nei documenti concernenti l'estimo pavese del secolo XIII; è menzionata tra le parrocchie di Porta Palacensis nelle Rationes decimarum del 1322-1323; compare nei rogiti del cancelliere episcopale Albertolo Griffi degli anni 1370-1420; è ricordata negli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 da Amicus de Fossulanis e successivamente nella visita apostolica di Angelo Peruzzi del 1576, quando la cura delle anime era affidata ai monaci lateranensi; in quello stesso anno si contavano tra i parrocchiani 350 anime da comunione; è elencata nel catasto teresiano degli anni 1751-1757.

Nel 1769 il clero risultava composto da diciassette sacerdoti e sei chierici. In base al piano governativo di riduzione delle parrocchie nella città di Pavia, come definito dall'avviso 14 novembre 1788, la parrocchia di Sant'Epifanio fu soppressa e unita alla parrocchia di Sant'Eusebio.

 

La canonica di Sant'Epifanio di Pavia viene istituita presso l'omonima chiesa con bolla di Niccolò V del 31 luglio 1451. I canonici amministrano la cura d'anime sino alla soppressione. Nel secolo XVIII la canonica risulta possedere terreni nella comunità dei Corpi Santi della città di Pavia; nelle comunità di Marzano, Spirago, delegazione VII di Pavia, Campagna Sottana di Pavia.

La canonica di Sant'Epifanio viene soppresso nel 1773.

 

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La chiesa di S.Epifanio (o meglio di S. Vincenzo, detta di S. Epifanio) è elencata nell' "Anonimo Ticinese", Cap.III°  "Chiese entro il secondo muro co' loro Corpi Santi" di Opicino de Canistris  ( 7° ref.), con la nota: - nella quale fu deposto una volta il corpo di S. Epifanio, vescovo di Pavia, di cui leggonsi le virtù e le mirabili gesta. Così Epifanio è legato in Santo sodalizio pel dì con S. Agnese, e per la Chiesa, con S. Vincenzo, la cui sollenità corre il dì seguente. Ivi giaciono pure i corpi delle Sante donne Luminosa, Speciosa e Liberata Vergini, che colà vissero colla B. Onorata dedicata al Signore e riposarono in pace - ".

Dal Commentario dell'Anonimo Ticinese tradotto da P. Terenzio (1864). 

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