COMUNE DI SAN GAUDENZIO
sec. XIV - 1743
Il toponimo si trova citato per la prima volta nelle terre del contatdo pavese redatto nel 1250, ma già in un documento del 1225 si trova nominato un certo Gerardus de Sancto Gaudentio. Nel 1262 San Gaudenzio era Pieve, nel 1544 papa Paolo III dava la pieve in commenda al cardinale Gregorio Cortese, passò successivamente prima a don Gerolamo Balloncino e poi ai padri cistercensi di Voghera che con atto in data 5 luglio 1613 la cedettero al conte Cesare Taverna feudatario del luogo.
Nel 1366 il podestà di Voghera impose il pagamento del dazio per la vendita
al minuto di vino, carne e pane. Dal sec. XIV alla prima metà del sec. XVI
feudatari del luogo era la famiglia Beccaria, per eredità il feudo passò a
Cesare Taverna.
Come Sanctus Gaudentius è citato nel comparto delle strade degli “Statuta
stratarum” del 1452 come appartenente all’Ultra Padum (Statuta stratarum).
Nel 1613 la popolazione era di 440 abitanti, nel 1671 gli abitanti scendono
a 325 (Goggi 1973).
Come Sam Guenzo compare nell’elenco delle dichiarazioni del focatico del
Principato di Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla Congregazione
rurale dell’Oltrepò e Siccomario, tra i dichiaranti è il console della
comunità. Era giurisdizione di San Gaudenzio la terra di Rampina (Focatico
Oltrepò e Siccomario, 1537).
San Gaudenzio nel 1634 è inserito come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).
San Gaudenzio fu comune autonomo fino al 1726. Nel 1775
diventa frazione di Cervesina.