COMUNE DI CASSINO PO
sec. XIV - 1743
Cassino compare nell’elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di
Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell’Oltrepò
e Siccomario (Focatico Oltrepò e Siccomario, 1537).
Cassino nel 1634 è inserito come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle
terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone
(Opizzone 1634).
1757 - 1798
Con il trattato di Worms
del 1743 Cassino passò sotto il dominio di casa Savoia.
La comunità di Cassino è compresa nell’elenco delle terre e luoghi che hanno
mandato un proprio rappresentante in Voghera alla riunione generale per
l’elezione della congregazione dei possessori dei beni rurali nella parte
del principato di Pavia detta Oltrepò nell’anno 1744 (Convocato Oltrepò,
1744).
Con manifesto camerale del 9 novembre 1770 vengono stabiliti gli uffici di
insinuazione, Cassino viene inserito nella tappa di Broni (tappa
insinuazione 1770).
Il 6 giugno 1775 viene approvato il regolamento per “le Amministrazioni de
pubblici” ( Amministrazioni de pubblici 1775); pur non avendo reperita
specifica documentazione relativa all’ordinamento comunale, si può
ipotizzare che Cassino fosse amministrata da un sindaco e quattro
consiglieri componenti il consiglio ordinario.
Nella compartimentazione del 15 settembre 1775 Cassino si trova inserito nel
distretto di Voghera (editto 15 settembre 1775) nel manifesto senatorio del
29 agosto 1789 che stabilisce il riparto in tre cantoni della provincia di
Voghera, Cassino, viene inserito nel terzo cantone di Broni (riparto 1789).
1798 - 1814
Il prefetto del dipartimento di
Marengo, in base alla legge del 28 piovoso anno VIII (febbraio 1800), nomina
i maires e gli aggiunti della municipalità di Cassino e Vescovera con
decreto del 23 fruttidoro anno IX (settembre 1801). Cassino con Vescovera
viene inserito nel dipartimento di Marengo e nel circondario di Voghera
(decreto Campana 1801).
Il primo pratile anno X (maggio 1802) il prefetto del dipartimento di
Marengo decreta la nomina dei consiglieri municipali in numero di 10 i quali
dovranno restare in carica per tre anni (decreto Campana 1802).
Nel 1805 in funzione del rimaneggiamento dell’amministrazione ligure –
piemontese voluta da Napoleone Bonaparte, Cassino e Vescovera con decreto
del 13 giugno 1805 viene aggregata al dipartimento di Genova circondario di
Voghera (decreto 1805, ASC Casei Gerola).
1816 - 1859
L’amministrazione provvisoria della città e provincia di Voghera (manifesto 27
aprile 1814) ripristinava nei comuni l’antico regime con l’ordine di
osservanza del regolamento amministrativo del 1775.
In base al regio editto del 7 ottobre 1814 per il nuovo stabilimento delle
province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in
mandamenti di giudicature, Cassino veniva provvisoriamente inserito nel
mandamento di Broni appartenente alla provincia di Voghera (regio editto
1814, ASCVo).
In base al regio editto del 27 ottobre 1815 per il nuovo stabilimento delle
province dipendenti dal senato di Piemonte e della loro distribuzione in
mandamenti di giudicature e cantoni per le assise, Cassino veniva
definitivamente inserito nel mandamento di Broni appartenente al secondo
cantone della provincia di Voghera ( regio editto 1815, ASCVo ), sede di
intendenza e prefettura e appartenente alla divisione di Alessandria.
Dipendeva dal senato di Torino e l’ufficio dell’insinuazione aveva sede in
Montù Beccaria e il postale in Broni (Casalis 1836).
Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova
circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra ferma” la
comunità di Casssino viene inserita nel terzo mandamento di Broni, provincia
di Voghera, divisione di Alessandria (regio editto 1818, ASC Casei Gerola).
La popolazione di Cassino contava 400 abitanti (Casalis 1836).
Nel 1859 Cassino con una popolazione di 390 abitanti entra a far parte della
provincia di Pavia, e viene inserito nel II mandamento di Broni del
circondario di Voghera (decreto 1859).
1859 - 1869
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Cassino Po con 390 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento II di Broni, circondario IV di Voghera, provincia di Pavia. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 447 abitanti (Censimento 1861). Sino al 1864 il comune mantenne la denominazione di Cassino e successivamente a tale data assunse la denominazione di Cassino Po (R.D. 4 febbraio 1864, n. 1678). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867).
Nel 1869 il comune di Cassino Po venne aggregato al comune di Broni (R.D. 17 gennaio 1869, n. 4828).
BRONI 1869 CASSINO PO