COMUNE DI COZZO
sec. XIV - 1707
Cozzo, o “Cottiae o Cuttiae”,
è citato in itinerari antichi come sede di mansio “De Italia in Gallias a
Mediolano Arelate per Cottiae XXII” sono le miglia romane che la separano da
Pavia (Strada 1940).
Intorno all’anno Mille il luogo fu infeudato ad Aimone (Bergamo 1995).
Nel diploma di Federico I dell’8 agosto 1164, fra le terre concesse a Pavia,
risulta citato anche Cozzo. Tale concessione verrà rinnovata da Enrico VI
nel 1191, Ottone I nel 1209 e da Federico II,rispettivamente, nel 1219, 1220
e 1230 (Malagugini 1913).
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250
come “Cocium”, in contea Lumellina (Soriga 1913). Nel 1233 i canonici della
chiesa vercellese riacquistarono, con la forza Cozzo, usurpato dai conti di
Lomello che lo rioccuparono nel 1248 e, ancora conteso, nel 1250 sarà
ripreso dai monaci.
Nel 1259 dal “Registo delle biade”, risultano confeudatari i Mezzabarba
Confalonieri, i De Brayda e i Maleta (Bergamo 1995)
Nel 1450 il duca di Milano Francesco Sforza diede licenza ad un Pietro
Gallarati di far compera del castello e delle terre di Cozzo.
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina,
“Cocium” (statuta stratarum).
Nel 1516 Francesco I re di Francia, vinti gli Sforza, confermò al nobile
Francesco Gallarati i feudi che già possedeva, così fece nel 1529 Carlo V.
Nel 1566 Cozzo partecipa alla congregazione del principato di Pavia a Pieve
del Cairo in cui vengono definiti e distribuiti gli organi del potere
esecutivo (Porqueddu 1980).
Una nuova congregazione si svolgerà a Pavia tra il 4 e il 6 gennaio 1567,
sono presenti tutte le 20 comunità già precedentemente riunitesi, compreso
Cozzo, che hanno diritto di voto (Porqueddu 1980).
Nel 1620 Cozzo entra a far parte di una delegazione di ventiquattro enti che
delineano quelli che sono stati definiti “Statuti Lomellini” (Zucchi 1904).
Cozzo è incluso nell’elenco delle terre del principato di Pavia, censite per
fini fiscali da Ambrogio Opizzone, come appartenente alla Lomellina (Opizzone
1644).
1707 - 1797
Nella relazione del 1 novembre 1707 dell’intendente
generale Fontana, incaricato di censire i comuni della Lomellina dal duca di
Savoia, Cozzo conta 565 anime nel numero sono compresi anche gli abitanti di
Cascina San Polo, il feudatario è il marchese Gallerati, abitante in Milano
(AST Paesi di nuovo acquisto).
Cozzo è fra le terre vocali, cioè fra quelle che si radunano in una
congregazione per risolvere gli interessi della Provincia (Malagugini 1911).
Il comune, nella compartimentazione territoriale sabauda del 1723 fa parte
della provincia Lomellina e dipende dalla prefettura di Mortara (regolamento
delle provincie 1723).
Nello stabilimento delle province del 3 settembre 1749 viene confermata
l’appartenenza di Cozzo alla provincia Lomellina (stabilimento delle
provincie 1749). Dal manifesto senatorio del 17 agosto 1750 si evince che il
comune è incluso nel primo cantone della Lomellina (manifesto senatorio
1750).
In seguito al nuovo censimento delle province del 15 settembre 1775 Cozzo è confermato, ancora, alla Lumellina (editto 15 settembre 1775).
1798 - 1814
Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il dipartimento dell’Agogna è diviso in 17 distretti, o circondari comunali, Robbio è capoluogo del quarto distretto e Cozzo ne fa parte (legge 11 brumale anno IX).
Con il decreto del 25 Fiorile 1800 invece, considerando che per l’attivazione delle prefetture, vice-prefetture e relativi corpi amministrativi è stata stabilita una nuova divisione dei dipartimenti e dei distretti, Cozzo è incluso nel secondo distretto di Vigevano, dipartimento dell’Agogna (legge 25 Fiorile anno IX).
Nella compartimentazione territoriale del 28 aprile 1806 Cozzo ricade sotto il dominio napoleonico e, precisamente, nel dipartimento dell’Agogna, distretto di Novara, cantone terzo di Robbio, come comune di terza classe unito a Celpericchio con popolazione di 888 abitanti (compartimentazione 1806).
1815 - 1859
Con la compartimentazione del 7 ottobre 1814 Cozzo fa parte del mandamento di
Candia, nella provincia di Mortara (regio editto 1814, ASCVo).
Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova
circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra-ferma”,
Cozzo viene inserito nel mandamento di Candia, nella provincia di Lomellina
(regio editto 1818, ASC Casei Gerola).
Cozzo appartiene alla diocesi di Vercelli, divisione di Novara. Dipendente dal Senato di Casale, i suoi uffici di Intendenza, Prefettura, Ipoteca, sono quelli di Mortara, l’ufficio di Insinuazione è a Mede, quello di Posta è a Candia.
Conta una popolazione di 800 abitanti (Casalis).
Nella compartimentazione territoriale de l23 ottobre 1859, Cozzo appartiene
al circondario terzo di Lomellina, mandamento terzo di Candia e ha una
popolazione di 1077 abitanti (decreto 1859).
1859 - 1971
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Cozzo con 1.077 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento III di Candia, circondario III di Lomellina, provincia di Pavia. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.052 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nel mandamento di Candia Lomellina, circondario di Lomellina (Mortara) e provincia di Pavia (Circoscrizione amministrativa 1867). Popolazione residente nel comune: abitanti 1.125 (Censimento 1871); abitanti 1.337 (Censimento 1881).
Nel 1890 al comune di Cozzo venne aggregato l’ex comune di Celpenchio, staccato dal comune di Castelnovetto.
Popolazione residente nel comune: 2.202 (Censimento 1901); abitanti 1.897
(Censimento 1911); abitanti 1.695 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune
risultava incluso nel circondario di Mortara (Lomellina) della provincia di
Pavia. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926
il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel
comune: abitanti 1.496 (Censimento 1931); abitanti 1.391 (Censimento 1936).
In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il
comune di Cozzo veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un
consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.419 (Censimento
1951); abitanti 1.112 (Censimento 1961); abitanti 742 (Censimento1971).
Nel 1971 il comune di Cozzo aveva una superficie di ettari 1.740.
COZZO
1869
1890
1890