COMUNE DI CELPENCHIO
sec. XIV - 1707
Nel diploma di Federico I
del’8 agosto del 1164, fra le terre concesse a Pavia, risulta citato anche
Cerpente. Tale concessione verrà rinnovata da Enrico VI nel 1191, Ottone I
nel 1209 e da Federico II rispettivamente nel 1219, 1220 e 1230 (Malagugini
1912).
Nell’Elenco dei pagamenti di tasse di fodro e di giogaticodel 1181, si trova
“Secondum breue de Lomellina, Jn Cerpengio (…)” (Bollea 1909).
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250
come “Cerpenclium”, in Contea Lumellina (Soriga 1913).
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina,
“Serpengium”(statuta stratarum).
Nel 1447 il borgo fu occupato da Lodovico di Savoia, signoreggiava, prima,
il nobile Batista di Amorscano che gli giurò fedeltà. Durante la contesa
sorta tra i vescovi di Pavia e quelli di Vercelli, nel XVI secolo, si arrivò
alla decisione di confermare, nel 1578, Celpenchio e Castelnovetto alla
diocesi di Vercelli.
Il comune appartiene per lungo tempo ai Gallarati – Scotti, e precisamente
dal 1465 al 1784 quando proprietà e castello passeranno ai Bigazzi.
Cerpencio, con i Nobili, è incluso nell’elenco delle terre del principato di
Pavia, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone, come appartenente alla
Lomellina (Opizzone 1644).
1707 - 1797
Nella relazione del 1 novembre 1707 dell’intendente
generale Fontana, incaricato di censire i comuni della Lomellina dal duca di
Savoia, Celpenchio conta 150 anime, il feudatario è il marchese Gallerati,
abitante in Milano (ASTo, Paesi di nuovo acquisto).
Il comune, nella compartimentazione territoriale sabauda del 3 settembre
1749 fa parte della provincia Lomellina (stabilimento delle provincie 1749),
Dal manifesto senatorio del 17 agosto 1750 si evince che il comune è incluso
nel primo cantone della Lomellina (manifesto senatorio 1750).
In seguito al censimento dell nuove province del 15 settembre 1775
Celpenchio è confermato, ancora, alla Lumellina (editto 15 settembre 1775).
1798 - 1814
Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il
dipartimento dell’Agogna è diviso in 17 distretti, o circondari comunali,
Robbio è capoluogo del quarto distretto e Celpenchioo ne fa parte (legge 11
brumale anno IX).
Con il decreto del 25 Fiorile 1801 invece, considerando che per
l’attivazione delle prefetture, vice-prefetture e relativi corpi
amministrativi è stata stabilita una nuova divisione dei dipartimenti e dei
distretti, Celpenchio è incluso nel secondo distretto di Vigevano,
dipartimento dell’Agogna (legge 25 Fiorile anno IX).
Nella compartimentazione territoriale del 28 aprile 1806 Celpenchio ricade
sotto il dominio napoleonico e precisamente nel Dipartimento dell’Agogna,
cantone terzo di Robbio, distretto primo di Novara, come comune di terza
classe, citato con il toponimo di Cerpericchio insieme a Cozzo, con una
popolazione di 888 abitanti (compartimentazioni 1806).
1815 - 1859
Con la compartimentazione del 7 ottobre 1814 Celpenchio fa parte del
mandamento di Candia, nella provincia di Mortara (regio editto 1814, ASCVo).
Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova
circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra-ferma”,
Celpenchio viene inserito nel mandamento di Candia, nella provincia di
Lomellina (regio editto 1818, ASC Casei Gerola).
Celpenchio fa parte della diocesi di Vercelli, divisione di Novara.
Dipendente dal Senato Piemontese, ha gli uffici di Insinuazione a Mede, la
Prefettura e gli uffici di Ipoteca a Vigevano, di Intendenza e Posta a
Mortara.
Conta una popolazione di 366 abitanti (Casalis).
Nella compartimentazione territoriale del 23 ottobre 1859, Celpenchio
appartiene al circondario terzo di Lomellina, mandamento terzo di Candia, ha
una popolazione di 455 abitanti (decreto 1859).
1859 - 1890
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Celpenchio con 455 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento III di Candia, circondario III di Lomellina, provincia di Pavia. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 473 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nel mandamento di Candia Lomellina, circondario di Lomellina (Mortara) e provincia di Pavia (Circoscrizione amministrativa 1867).
Nel 1869 il comune di Celpenchio venne aggregato al comune di Castelnovetto (R.D. 17 gennaio 1869, n. 4826). Nel 1890 il comune di Celpenchio venne staccato dal comune di Castelnovetto e venne aggregato al comune di Cozzo.
1869
1890
CELPENCHIO
1890