Walter Vai vive e lavora a Pavia, dove è nato (1961) e si è laureato in Economia e Commercio.
Ha pubblicato, con grande successo di critica e di pubblico, quattro raccolte di poesie in vernacolo ed il suo primo romanzo in lingua, "I suoi occhi".
Walter Vai, in arte Walterino, è considerato dalla critica l'erede dei grandi poeti dialettali del Novecento.
Vai si è classificato terzo al Concorso nazionale di poesia in lingua "Ulisse Marazzani" con la lirica "Il pianto dello scoglio"; nuovamente terzo al Concorso regionale "Poesie in vernacolo" della città di Vigevano, con la poesia "Tèc ad Pavia"; ha inoltre ricevuto un riconoscimento particolare al Concorso interregionale "Lions International" con la lirica "Alba e tramont".
In una serata della primavera 2009, presso il circolo "La barcela" di Travacò Siccomario, la figura umana dello scrittore è stata introdotta dal Presidente del circolo,Rognoni e dall'amico Dott. Riccardo Ferrari. Schivo d'indole e dotato di grande sensibilità, Vai ha la capacità di cogliere ed esprimere con efficacia l'intensità dei momenti più significativi che la vita ci offre.
L'opera letteraria di Vai è stata invece inquadrata con ampiezza e competenza dal Prof. Andrea Borghi, esperto di letteratura e poesia pavese e di dialetti, oltre che amico dello scrittore.
“Racconti quasi d’amore” è un’appassionante raccolta di racconti in cui l’autore, con la sua consueta sensibilità e incisività espressiva, fa vivere al lettore i diversi momenti sublimanti dell’amore, talora impregnati di ironia e dolore.
Una citazione di Hemingway sembra avere ispirato l’autore: “Ci sono solo due cose per le quali valga la pena di vivere: scrivere e amare una bella donna.”
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