Data: 1/2009 Tratto dal sito www. agriturismomantova.it |
Perchè riso Vialone
La coltivazione del riso nell'Italia settentrionale è stata introdotta,
con ogni probabilità, nella seconda metà del Quattrocento.
Nelle campagne mantovane è documentata la coltivazione nei domini dei
Gonzaga già nel periodo di Federico II (1500-1540). Nella sola Sinistra
Mincio, verso la metà del Settecento, risultavano coltivate a riso circa
8.300 biolche, vale a dire più di 2.600 ha.
Fu solo nel XIX sec. che si cominciarono a distinguere, nella
risicoltura nazionale, diverse razze o varietà.
Tra queste, nel 1887, comparve il Ranghino, razza dalla quale, nel
1901, i fratelli De Vecchi di Vialone (Pavia) selezionarono il Vialone
Nero, o, più semplicemente, Vialone.
La nuova varietà era contraddistinta da una notevole taglia (135 cm),
caratteristica particolarmente degna di pregio quando la trebbiatura era
prevalentemente manuale, e resistente alle malattie.
Oltre che nel veronese e nel rovigoto, il Vialone si diffuse anche nelle
risaie mantovane, subito molto apprezzato dalle locali gastronomie.
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