Data: 2008 Tratto dal sito del Comune di Marzano |
CASTEL LAMBRO Fu sede di un feudo ed ebbe una potente rocca. Il nome figura in documenti del XII secolo. Vi transitava una strada romana che univa Pavia a Lodivecchio, ed il suo territorio doveva essere particolarmente battuto da viandanti, pellegrini e milizie. Si presume quindi che avesse le caratteristiche di un luogo forte, anche per la difesa del passaggio del fiume Lambro. Oggi l'abitato è declassato al rango di frazione di Marzano, ma non mostra alcun segno palese della passata notorietà. Il luogo fu donato nell' anno 976 da un conte ai Canonici della Chiesa della SS:Trinità, in Pavia, unitamente al Castello di Groppello Cairoli in seguito all'assoluzione da un imprecisato reato di fellonia pronunciato a favore di tale conte. Del castello di cui narra la storia non esistono vestigia di alcun genere oltre la denominazione d'una via "al castellone". Dalle analisi storiche condotte (anche e soprattutto sugli scritti dell'unico storico l'avv. Giovanni Spizzi e il sacerdote Luigi Bignami, che fu arciprete del paese dal 1888 al 1911), la costruzione era molto vasta occupava una superficie di 4.500 metri quadrati, era circondato da una muraglia e ogni cinquanta passi si ergeva una torre. Dominava superbo le campagne circostanti e le ville dalla sua altezza di quaranta metri circa. Il "Castellone" comprendeva tre ampi cortili, dei quali due erano circondati da portici spaziosi ed arieggiati ed era attraversato da una strada che lo divideva in due parti e che conduceva a Lodi. Questo Castellone comincị a vedere le sue rovine sul principio del XIX secolo: fu interamente distrutto e atterrato nell'anno 1870 dai proprietari di Castel Lambro, gli Spizzi, essendo inservibile a qualsiasi uso e frutto, stimando meglio convertire il terreno a fruttifere praterie.
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