LE ORIGINI 

Da  "La Provincia di Pavia - Comune per comune " 

Le origini dell’abitato si perdono nell’età preistoriche e protostoriche.

Nel territorio furono infatti rinvenuti molti reperti archeologici ascrivibili all’età del bronzo e all’epoca romana.

Come Silva Carbonaria il villaggio è citato fin dall’891 tra i beni appartenuti al monastero di Santa_Maria_Teodote di Pavia.

La Silva però era pericolosamente infestata da lupi e altri animali selvaggi, cosicchè Berengario II, nel 960, ne ordinò il totale abbattimento.
Fu in seguito sotto la giurisdizione del feudo di Gropello e, come tale, sottoposto alla signoria dei Beccaria. Nel secolo XV passò a un ramo cadetto dei Visconti, il cui esponente Girolamo fu nominato conte di Carbonara.

Nel 1446 fu dato ai pavesi Eustachi, poi di nuovo ai Visconti. Nel 1693 pervenne ai Lonati; da questi, nel 1768 (dopo che il borgo, con tutta la Lomellina, era stato annesso al Piemonte sabaudo), ad Antonio Maria della Chiesa, che assunse il cognome Malaspina e fu nominato marchese di Carbonara.

 

 I PERSONAGGI 

Dal sito Comune di Carbonara al Ticino

Carbonara è il paese di origine di Attilio De Paoli, pittore,  che la sognante mistica bellezza della Valle trasfuse nei suoi quadri e nelle sue tele.

La chiesa parrocchiale, da lui giovanissimo dipinta, resta il dono più caro lasciato ai suoi concittadini. Ricordandolo si vuole rendere un omaggio all'artista, amato, stimato, affermato, gloria di questa sua terra natia.

Recentemente, nell'anno 2002, 25° anniversario della morte, l'Amministrazione ha voluto intitolare all'Artista che amava firmarsi "Attilio De Paoli da Carbonara" la locale Scuola Elementare e la Via di accesso alla Scuola.

A Carbonara si ritiene sia nato sant’Aldo eremita, vissuto nel secolo VIII.

 

 

 L'ARCHITETTURA 

Da  "La Provincia di Pavia - Comune per comune "

La parrocchiale di San Giovanni Evangelista fu ristrutturata e ampliata a più riprese sulla base dell’originario tempio quattrocentesco.

Pregevoli l’altare maggiore barocco, del 1795, e una pala quattrocentesca raffigurante una Madonna con Bambino e Santi.

Il territorio presenta alcuni notevoli complessi rurali.

Molto gradevole la strada che scende al Ticino, tramite la quale è possibile raggiungere la frazione Canarazzo, abitato rurale in riva al Fiume.