Tratto da: Parks e da Parchi Regione Lombardia
A pochi chilometri da Pavia, percorrendo la strada provinciale 205 Vigentina proveniente da Milano, si trova il comune di S. Genesio ed Uniti.
Attraversando il paese si raggiunge la strada della Carola (da cui prende il nome l’oasi) che porta direttamente, seguendo un piccolo sentiero sterrato, sino ad un nucleo boschivo di Ontano nero.
Di dimensioni limitate, questa Garzaia ha tuttavia una notevole importanza per la sua collocazione territoriale; infatti costituisce una vera e propria "isola naturale" all'interno di una zona di colture intensive, prevalentemente di mais e di pioppeti. Inoltre la sua vicinanza con la città di Pavia, la caratterizza quale laboratorio-natura facilmente accessibile e di grande rilevanza ed è per questo che è stata attrezzato un itinerario didattico fruibile dalla primavera 1994.
Nella riserva si trovano due piccoli boschi di ontano nero insieme ad un rimboschimento di vegetazioni autoctone come saliconi, canne palustre e tife; qui sono ospitate nitticore, garzette e aironi cenerini.
Anche in questo caso la diversificazione ambientale favorisce l'insediamento e la procreazione di specie animali differenti, tuttavia è necessario un po' di attenzione e di spirito di osservazione per scoprire i segni della presenza di questa vita animale a prima vista insospettabile.
Il nome "garzaia" deriva dal dialetto "sgarza" = airone.
Sono tipicamente situate in ambienti umidi lungo i vecchi alvei dei fiumi, dei torrenti e spesso ove la falda acquifera è affiorante o si trova poco al di sotto della superficie del terreno. Le colonie di aironi sono spesso insediate in boschetti di ontano nero; infatti la presenza di ontaneti e saliceti è indispensabile per la loro nidificazione, ma questi boschi non sono che i resti delle vaste foreste che attorniavano paludi e specchi d'acqua nel periodo preistorico della Pianura Padana.
In questi boschi l'ontano nero costituisce l'essenza dominante, accompagnato da esemplari di olmo, di pioppo bianco, di farnia e da gruppi di salici dove il suolo è più umido.
Accanto ai giovani ontani, dove il fogliame non è ancora denso e fortemente ombreggiante, compaiono sambuchi e sanguinelli mentre sul terreno maggiormente impregnato d'acqua lo strato erbaceo è formato quasi esclusivamente da canne palustri, mazzesorde, e carici.
Nelle zone circostanti i campi coltivati a riso e la fitta rete irrigua ad essi collegata, costituiscono un irresistibile polo di attrazione perché garantiscono un'elevata disponibilità di cibo, essenzialmente rane, girini, crostacei e vermi.
Nelle garzaie possono convivere aironi diversi ospitati su differenti specie arboree e ad altezze di nidificazione differenti a seconda delle esigenze specifiche dei vari nuclei.
Periodi ben precisi dell anno scandiscono l'arrivo delle varie specie: gli aironi cenerini ad esempio sono i primi ad occupare parte della garzaia giungendovi alla fine di gennaio; seguono le nitticore, quindi le garzette e nella seconda metà di aprile gli aironi rossi e le sgarze ciuffetto: queste ultime essendo in numero limitato si aggregano alle più consistenti colonie di itticore e garzette.
Alcune immagini della Garzaia della Carola (Foto di Ernesto Francini) Riserva Regionale Garzaia della Carola La Garzaia della Carola - Video Fotografico |
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