E... SICURAMENTE, UNA SUA INVENZIONE, L'ABBIAMO SULLA NOSTRA AUTOVETTURA
IL GIUNTO CARDANICO
Gerolamo Cardano nato a Pavia il 24 settembre 1501 e deceduto a Roma il 21 settembre 1576 è stato un medico, matematico, filosofo e astrologo italiano.
Figlio illegittimo del nobile Fazio Cardano, un giurista esperto nella matematica tanto da essere consultato da Leonardo da Vinci su alcuni problemi di geometria. Fazio con Chiara Micheli, trentaseienne vedova e madre di tre figli, che viveva con la famiglia del defunto marito, iniziò una relazione clandestina che portò al concepimento di un quarto figlio che ebbe il nome appunto di Gerolamo.
Il piccolo Gerolamo contrasse la peste dalla sua balia, che ne morì, e fino a tre anni fu allevato da altre nutrici a Maniago.
Quando Gerolamo ebbe sette anni iniziò ad accompagnare il padre nei suoi viaggi d'affari ma, essendo fisicamente delicato di salute, si ammalò gravemente.
Solo dopo una lunga convalescenza poté riprendere a viaggiare con il padre dedicandosi nel frattempo, in modo saltuario, agli studi nei quali ebbe modo di eccellere per le sue doti quando, a 17 anni, poté iscriversi all'Università di Pavia e successivamente a quella di Mantova per studiare medicina e matematica, contrariamente ai desideri del padre che avrebbe preferito avviarlo agli studi giuridici.
Nel frattempo a Milano era morto papà Fazio che aveva regolarizzato la sua convivenza sposando Chiara. Gerolamo Non potendo tornare a Milano per l'epidemia e la guerra, prese dimora per quasi sei anni a Piove di Sacco dove, guarito dall'impotenza sessuale di cui aveva sofferto, sposò nel 1531 Lucia Bandarini, una giovane del paese, la quale, prima di morire nel 1546, gli diede tre figli: nel 1534 Giovanni Battista, nel 1537 Chiara, e nel 1543 Aldo.
Nel 1543 accettò di ricoprire la cattedra di medicina all'università di Pavia dove insegnò sino al 1551 mentre rifiutò le offerte che gli venivano reiterate dal papa Paolo III e dal re di Danimarca.
Nel 1552 si recò in Scozia per curare, con esiti positivi, l'arcivescovo di Edimburgo John Hamilton (1512-1571), malato d'asma. Cardano intuì probabilmente la natura allergica della malattia proibendo al prelato di usare cuscini e materassi di piume.
Per aumentare la sua fama volle fare l'oroscopo all'arcivescovo e al re, e lesse nelle stelle un futuro radioso per entrambi... Il primo fu impiccato quasi subito dai riformatori, e il secondo mori di tubercolosi l'anno dopo.
Rientrato a Milano nel 1553 rifiutò le prestigiose e ben retribuite offerte del re di Francia e della regina di Scozia.
Nel 1560 Cardano fu colpito da un doloroso avvenimento riguardante il figlio Giovanni Battista, medico anche lui, che per le infedeltà della moglie decise di ucciderla facendole mangiare una focaccia avvelenata con l'arsenico.
Arrestato subito per uxoricidio nel febbraio del 1560 fu condannato alla decapitazione avvenuta nell'aprile dello stesso anno.
A questa disgrazia si aggiunse l’inaspettata notizia che si stava preparando contro di lui un'accusa di eresia tanto che il cardinale Giovanni Morone gli consigliò di lasciare il pubblico insegnamento.
Cardano si era distinto per una certa imprudenza nei confronti della Chiesa, governata dal severo Papa Pio V, per aver compilato un oroscopo di Gesù e non solo.
Nonostante le testimonianze a suo favore di quasi tutti i suoi allievi, Cardano fu messo in carcere e poi agli arresti domiciliari sino al 18 febbraio 1571 quando la Sacra Congregazione tramite l'inquisitore di Bologna, Antonio Baldinucci, gli impose l'accettazione dell'abiura.
Cardano si sottopose docilmente alla abiura promettendo in una lettera a papa Pio V di non insegnare più pubblicamente e di non pubblicare altre opere.
Lasciata Bologna nel settembre del 1571 Cardano si trasferì, sotto la diretta protezione del papa Pio V, a Roma dove fu ben accolto ma gli fu negata una pensione che gli fu invece assegnata nel 1573 dal papa Gregorio XIII che era stato suo collega all'Università di Bologna.
Il 13 settembre 1576 Cardano morì. Non si
conosce il luogo della sua sepoltura: sappiamo che egli avrebbe voluto
essere sepolto a Milano, ma non fu possibile dare esecuzione alla sua
volontà a causa della peste che aveva nuovamente colpito la città.
VIA GEROLAMO CARDANO
Via che congiunge Strada Nuova con via Frank e Piazza XXIV Maggio
PAVIA E DINTORNI E IL SUO TERRITORIO
La toponomastica urbana di Pavia