Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

 

COMUNE DI OCCHIO

 

1707 - 1797

Nella relazione del 1 novembre 1707 dell’intendente generale Fontana, incaricato di censire i comuni della Lomellina dal duca di Savoia Occhio, comune non infeudato ma unito a Parasacco, conta 50 anime (ASTo, Paesi di nuovo acquisto). Il comune, nella compartimentazione territoriale sabauda del 3 settembre 1749, fa parte della provincia Lomellina (stabilimento delle provincie 1749). Dal manifesto senatorio del 17 agosto 1750 si evince che Occhio è incluso nel secondo cantone della Lomellina (manifesto senatorio 1750). In seguito al nuovo censimento delle province del 15 settembre 1775 Occhio, insieme a Marzo e Guasta, è confermato, ancora, alla Lumellina (editto 15 settembre 1775).

 

1798 - 1814

Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il dipartimento dell’Agogna è diviso in 17 distretti, o circondari comunali, Garlasco è capoluogo del sesto distretto e Occhio, citato con Mazzo e Guasta, ne fa parte (legge 11 brumale anno IX). Con il decreto del 25 Fiorile 1801 invece, considerando che per l’attivazione delle prefetture, vice-prefetture e relativi corpi amministrativi è stata stabilita una nuova divisione dei dipartimenti e dei distretti, Occhio con Mazza e Guasta è incluso nel secondo distretto di Vigevano, dipartimento dell’Agogna (legge 25 Fiorile anno IX). Nella compartimentazione territoriale del 28 aprile 1806 Occhio, con Marzo e Guasta ricade sotto il dominio napoleonico, nel dipartimento dell’Agogna, distretto quarto di Vigevano, cantone secondo di Garlasco come comune di terza classe, con popolazione di 259 abitanti (compartimentazione 1806).

 

1815 - 1859

Con la compartimentazione del 7 ottobre 1814 Occhio insieme a Marzo e Guasta, è incluso nel mandamento di Gruppello, nella provincia di Vigevano (regio editto 1814, ASCVo).

Da un incartamento del 1815 che riporta l’approvazione della regia giunta a Zerbolò sono incorporate le frazioni di Sedone, Occhio, Marzo, Parasacco, Limido, Campomaggiore.