Pavia e dintorni – Da: Lombardia Beni Culturali

 

 

COMUNE DI FOSSARMATO

 

sec. XIV - 1757

Il toponimo viene citato in una “Cartula commutationis et investiture” del 9 giugno 1178 con cui l’abate del monastero di San Pietro in Ciel d’ Oro investe “Suzo Canis” di un appezzamento allodiale in “Fossam de Armatis” e di altri appezzamenti in Filighera alle stesse condizioni in cui quest’ultimo teneva in feudo la terra di Fossarmato (Le carte del monastero di San Pietro in Ciel d’ Oro di Pavia II 1165 – 1190 a c. di Ezio Barbieri, Maria Antonietta Casagrande Mazzoli, Ettore Cau, Fontes Pavia – Milano, 1984) Appare nel comparto delle strade degli “Statuta Stratarum” del 1452 come “Fossarmatum” appartenente alla squadra della “subtana Papiae” (Statuta stratarum 1996). Successivamente Fossarmato viene indicato come appartenente alla Campagna Sottana nella “Relatione di tutte le terre dello Stato di Milano” di Ambrogio Opizzone (Opizzone 1644). Dalle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento ricevute il 3 febbraio 1751 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3020) questa località della Campagna Sottana risulta priva di feudatario e di podestà, per l’amministrazione della giustizia dipende dalla curia pretoria di Pavia. La comunità è retta da un console, eletto per mezzo di un pubblico incanto, riunisce i capi di casa in occasione dell’imposta e che presta giuramento presso la cura pretoria di Pavia. È presente un cancelliere salariato, non ci sono procuratori in Milano, la popolazione è di 130 anime.

 

1757 - 1797

Con la Compartimentazione del Principato di Pavia del 1757 viene indicato come appartenente al campagna sottana, delegazione VI con aggregata la frazione di Bonpiumazzo (editto 10 giugno 1757). Secondo il Comparto della Lombardia Austriaca del 26 settembre 1786 (editto 26 settembre 1786 c) il comune risulta appartenere alla delegazione VI della Campagna Sottana aggregato alla frazione di Bompiumazzo. Per mezzo della compartimentazione del 1797 (Proclama del 22 fruttidoro anno V) il comune viene assegnato al distretto di Belgioioso unito a Bonpiumazzo.

 

1798 - 1815

Secondo la ripartizione del Dipartimento del Ticino del 20 marzo 1798 (legge 30 ventoso anno VI ) il comune entra a fare parte del distretto dei Parchi avente per capoluogo Pavia mantenendo l’aggregazione alla sua frazione. Con la divisione dei dipartimenti in distretti del 26 settembre 1798 (legge 5 vendemmiale anno VII) il comune risulta appartenente al distretto di Belgioioso, il primo del dipartimento dell’Olona, non è indicata la sua frazione. Nel 1801 (legge 23 fiorile anno IX) il comune viene aggregato al secondo distretto del dipartimento dell’Olona avente per capoluogo Pavia. Nella divisione del territorio del 1805 (decreto 8 giugno 1805 a) è indicato come comune di III classe del dipartimento d’Olona, distretto II Pavia, cantone VI Belgioso con popolazione di 233 abitanti unito a Bonpiumazzo.

 

1816 - 1859

Con la compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto (notificazione 12 febbraio 1816) il comune di Fossarmato viene assegnato al terzo distretto – Belgioso – della provincia di Pavia unito a Bonpiumazzo. Il successivo compartimento territoriale (notificazione 1 luglio 1844) conferma questi dati e da esso si evince che il comune era dotato di convocato. Nel compartimento territoriale della Lombardia (notificazione 23 giugno 1853) il comune di Fossarmato risulta compreso nella provincia di Pavia, III distretto, Belgioso ancora aggregato a Bonpiumazzo. La sua popolazione era formata da 305 abitanti. Nella compartimentazione del 1859 appartiene al circondario I di Pavia, mandamento IV di Belgiojoso e ha 297 abitanti.

 

1859 - 1971

In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Fossarmato con 297 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento IV di Belgioioso, circondario I di Pavia, provincia di Pavia. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 317 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia (Circoscrizione amministrativa 1867). Popolazione residente nel comune: abitanti 862 (Censimento 1871).

Nel 1871 al comune di Fossarmato venne aggregato il soppresso comune di Ca’ della Terra.

Nel 1872 al comune di Fossarmato venne aggregato il soppresso comune di Prado.

Popolazione residente nel comune: abitanti 1.174 (Censimento 1881). Nel 1883 al comune di Fossarmato venne aggregato l’ex comune di Ca’ de’ Tedioli, staccato dal comune di Corpisanti di Pavia (R.D. 21 giugno 1883, n. 1476). Popolazione residente nel comune: abitanti 1.370 (Censimento 1901); abitanti 1.323 (Censimento 1911), abitanti 1.424 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Pavia della provincia di Pavia. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.370 (Censimento 1931), abitanti 1.345 (Censimento 1936).

Nel 1939 il comune di Fossarmato venne aggregato al comune di Pavia, ad eccezione di una zona di territorio, aggregata al comune di Cura Carpignano.