L'ORTO BOTANICO PAVESE

La prima cattedra di Botanica venne affidata nel 1763 al monaco vallombrosano Fulgenzio Vitman, che insegnò a Pavia fino al 1773 e fu il conte Firman, plenipotenziario degli Asburgo per la Lombardia, che individuò la sede definitiva nell’area della chiesa di S. Epifanio e del convento dei Canonici Lateranensi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

dal 1777 al 1788 la cattedra di Botanica fu di Giovanni Antonio Scopoli; sotto la sua direzione furono compiuti lavori di regolarizzazione della superficie del giardino, furono insediati due arboreti (uno a est dell’edificio e uno a nord delle serre) e fu adottata una ripartizione delle porzioni rimanenti in aree rettangolari con angoli smussati separati da viali o suddivise regolarmente in aiuole.

 

 

In una delle opere maggiori dello Scopoli, "Deliciae Florae et Faunae Insubricae", compare un’immagine dell’Orto più o meno idealizzata che mostra un assetto simile a quello attuale, soprattutto per gli edifici e la perimetrazione.

 

 

 

Lo Scopoli, durante la sua direzione, seminò personalmente un "Platanus hybrida".

Il platano, ultra bicentenario, risulta avere le seguenti dimensioni: 55 mt. di altezza e 7,30 mt. di circonferenza a 1 mt. dalla base.

È classificato fra gli Alberi monumentali della Lombardia.

 

 

Dopo la morte di Scopoli, nel 1788,  Domenico Nocca, direttore dell’Orto fino al 1826, promosse il rifacimento delle già citate serre, dette di Scopoli. Nei primi anni del XIX secolo la chiesa di S. Epifanio, chiusa nel 1790, fu abbattuta e in parte integrata nell’edificio universitario che fu così completato nell’ala nord.

Per un centinaio d'anni si alternarono alla guida dell'Orto Botanico diversi illustri personaggi della cultura botanica e la quantità delle specie vegetali presenti aumentò notevolmente.

 

Questo aumento fu dovuto soprattutto alla importazione di specie di aree e climi differenti dal nostro, tra cui quelle presenti nelle colonie italiane in Africa, e per le quali furono allestiti spazi e serre con condizioni climatiche adatte alle piante presenti.

 

 

Si arriva così agli anni '30 del Novecento e il direttore Pollacci realizzò la facciata monumentale di meridione, oggi su via Scopoli, completata dal frontone rialzato e da una balconata.

 

  

 

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Nelle immagini seguenti sono confrontati gli assetti temporali dell'Orto Botanico.

Nella stampa sottostante l'Orto a fine 1777, con l'intera area contornata di blu.

A lato l'assetto attuale contornato in giallo con evidenziato in blu l'Orto iniziale

in entrambi è visibile il chiostro del convento dei Canonici Lateranensi.