L'Orologio sulla Torre in piazza Leonardo da Vinci  -  RESTAURIAMOLO

CURIOSITÀ DI PAVIA E DINTORNI - LA CITTÀ CHIEDE AIUTO…

 

ESCI

 

In piazza Leonardo da Vinci, in pieno centro di Pavia, s'innalzano tre torri, a distanza ravvicinata, l'una dall'altra.

 

 

Databili al XII secolo, alte e slanciate, sono monumenti di notevole interesse storico e di elevato valore ambientale e urbano, caratterizzando uno degli ambienti più singolari della città.

Seguendo le descrizioni di Crisanto Zuradelli , nell'immagine a lato "vediamo sulla destra la seconda torre dell'Ospitale, al centro la prima torre del palazzo del Maino e sulla destra la prima torre dell'Ospitale che nel passato aveva al suo fianco un voltone che tagliava in mezzo il vecchio Ospitale.

Tale ultima torre è a base quadrata di circa 5,5 metri di lato, ha muratura in laterizio di 2 mt. di spessore e si eleva per 38 m, ma in origine doveva essere alta circa 50 o 60 metri.

In origine doveva avere scopo di avvistamento e non di difesa, visto il ridotto spazio interno".

Deve il suo nome alla presenza di un orologio a due facce inaugurato nel 1824.


Vediamo nel dettaglio la presenza del doppio orologio.

 

OROLOGIO LATO NORD,

praticamente verso il piazzale Universitario.

Stato iniziale : Da notare il contorno esterno circolare in cui gli spazi orari sono indicati con i segni zodiacali  partendo dalla prima ora con il segno dell'ariete.

Stato attuale : Lo stato di conservazione è soddisfacente, con la necessità di prevedere alcuni ritocchi nel lato sinistro dello sfondo e il rifacimento del simbolo astrologico dell'area "quinta ora" del contorno esterno circolare.

Un altro particolare non presente nella versione iniziale e inserito dopo che il vecchio San Matteo nel 1933 fu trasferito nel nuovo Policlinico, è la scritta in latino:

PAR INGENIO VIRTUS

Vediamo il motivo della sua presenza...

 

 

 

Nel 1930 tutta l'area dello storico Ospedale San Matteo si libera e l'intero complesso viene occupato dalla Scuola Allievi Ufficiali di complemento del Genio trasferita da Verona per esigenze logistiche.

Premesso che il motto dell'arma del genio è la frase "PAR INGENIO VIRTUS" con il significato di "il valore è uguale all'ingegno", una volta insediatisi a Pavia il Comandante, per rendere più significativo il motto dell'Arma del Genio, lo fa aggiungere al quadrante dell'orologio rivolto alla sede della caserma stessa.

 A lato lo stemma della Scuola Allievi Ufficiali di Pavia con la scritta  PAR INGENIO VIRTUS 

 

 

 

Gli eventi bellici del settembre 1943 costrinsero la Scuola Pavese del Genio a sospendere la propria  attività che fu trasferita a Roma Cecchignola.

Successivamente l'Università prese in carico buona parte dell'ex ospedale lasciandone una parte a disposizione per ospitare i senza tetto dopo il bombardamento del 1944.

I Docenti dell'Ateneo Pavese alla vista della scritta sulla base dell'orologio della torre ritennero di dargli un proprio valore, sperando che diventasse il motto per tutti i nuovi insegnanti.

E fu così che in pratica divenne l’antico motto ai neo-proclamati professori traducendolo e facendo diventare l’indicativo (sottinteso nel latino) un congiuntivo: "Il valore sia pari all’ingegno", quale auspicio per tutti i neo abilitati.

 

OROLOGIO LATO SUD 

praticamente verso Piazza Leonardo da Vinci.

 

Stato iniziale : Trattandosi del lato torre rivolto al centro cittadino, l'orologio è stato abbellito con artistiche decorazioni e con l'inserimento dell'anno di costruzione MDCCCXXIV, (1824).

Passano gli anni e la massiccia struttura costruttiva resiste alle intemperie e ai danni dei bombardamenti nel 1944.

A fine '900 solo qualche scollatura dell'intonaco e lieve degrado dei colori.

Passano gli anni e arriviamo al 2000.

17 Dicembre 2019 un passante segnala la caduta di alcuni calcinacci dalla Torre dell’Orologio, intervengono i Pompieri .

Vengono messe delle protezioni anticaduta.

 

Stato attuale: Passano un paio d'anni e anche l'intonaco dell'orologio parzialmente si stacca...

 

LA PIAZZA LEONARDO DA VINCI È UNA DELLE PIÙ BELLE PIAZZE CITTADINE.

RESTAURIAMO L'OROLOGIO