BARTOLOMEO SUARDI

Milano 1465 - Milano 1530

Fu allievo del Bramante, da cui trasse il soprannome di “Bramantino”, ma nei suoi dipinti è anche riscontrabile l'influsso di artisti come Foppa e Squarcione. Le scarse testimonianze cronologiche della sua opera rendono difficile stabilire con precisione le tappe del suo percorso.

Con certezza nel 1503 il suo nome comparve per la prima volta negli annali della fabbrica del Duomo di Milano e nel 1508 si recò a Roma, dove studiò i monumenti antichi e lavorò ad affreschi (perduti) nelle Stanze vaticane, e con ogni probabilità poté ammirare "La scuola di Atene" di Raffaello, come si deduce dalla precisa struttura architettonica dei suoi dipinti.

Lavorò per la famiglia Trivulzio, per la quale lascia l'unico suo edificio rimasto, la cappella funeraria di Giacomo Trivulzio e per gli Sforza, con incarichi di ingegneria e di architettura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bartolomeo Suardi

Adorazione dei Magi

Via Suardi

fra via Olevano e oltre via Acerbi