A metà degli anni '50, nelle vie del centro cittadino, un trio di suonatori ambulanti, di età matura, allietava il passaggio dei pedoni con piacevoli e melodiose musiche. Uno dei posti preferito dal gruppetto musicale era, in Corso Cavour, il portone del palazzo fra i portici Castelli e via Bossolaro.
Il palazzo, sul fronte del Corso, ospitava la sede della Banca Commerciale Italiana e dal portone si accedeva ad un ampio cortile che ospitava l'Osteria della Cervia ed alcune povere abitazioni .
Il cortile ►
Sulla parete in fronte al portone era affrescata una immagine della Madonna che nella fotografia iniziale è visibile alle spalle dei tre suonatori.
Nel 1958 la Banca acquisisce l'intera area per realizzarvi l'ampia Filiale cittadina e nei lavori di ricostruzione l'immagine della Madonna viene salvata e inglobata all'interno della nuova costruzione, ben visibile nel salone della Banca stessa.
Il dipinto è di autore ignoto ma di mano assai fine, risale al tardo 1600 probabilmente all’ultimo quarto.
E’ assai armonioso, con una Maria di Nazareth stupita e quasi timidamente intimorita dalla visita dell’angelo in volo, raffigurato semitrasparente, che le porge i gigli e che con la mano sinistra alzata indica che il mittente del suo messaggio è lassù.
Notevoli sono le proporzioni e la profondità della scena sottolineata dalla fuga digradante del pavimento a rombi e dagli archi di sinistra che fanno da quinta. Lo sfondo montuoso, animato da un gregge e da un virgulto significante una vita che nasce, sarebbe attribuibile al panorama di Nazareth.
Sullo sgabello è abbandonata una pergamena che forse Maria stava leggendo o che vorrebbe significare la profezia delle Sacre Scritture.
La grazia della postura di entrambe le figure è di alta maestria.
L'attuale posizione in cui, sino al 1958, si apriva il portone d'accesso al cortile con la Madonna.