STORIE E LEGGENDE in Pavia e dintorni
Nel 572, dopo circa tre anni di assedio, Pavia si arrese ed Alboino fece il suo ingresso trionfale nella città per la porta di S. Giovanni, sopra un superbo cavallo.
Sebbene avesse espresso il desiderio di punire Pavia della lunga resistenza che aveva fatto, Alboino si mostrò umano con il popolo di una città che forse, fin da quando la teneva stretta d'assedio, aveva pensato di farne la capitale del suo nuovo regno in sostituzione di Verona che era stata fino allora la sua sede preferita.
Ma nello stesso anno 572 (o come altri vogliono nel 573) trovò la morte, il cui racconto è giunto sino a noi, nelle pagine degli storici, nei più minuti particolari.
Secondo la narrazione di Paolo Diacono, verso la fine di un banchetto, cui avevano partecipato i suoi generali, Alboino, riempita di vino una tazza formata col teschio di Cunimondo (padre della moglie e ucciso dallo stesso Alboino), la porse alla moglie Rosmunda invitandola a bere "in compagnia di suo padre".
Rosmunda bevve, ma giurò in cuor suo un'atroce vendetta.
Accordatasi con Elmichi, di cui era l' amante, decise di uccidere il marito. Elmichi era fratello di latte del re e, non volendo macchiarsi di sangue fraterno o non avendo il coraggio di trucidare Alboino, consigliò alla regina di rivolgersi a un sicario, a Peredeo, prode guerriero di stirpe gepida, che era a sua volta l'amante d'un'ancella di Rosmunda.
Ma neppure questi volle accettare. La regina lo costrinse al delitto mediante un audacissimo stratagemma. Preso il posto dell'ancella, diede convegno a Peredeo, poi, fattasi riconoscere lo minacciò di svelare al re quanto era avvenuto tra loro. Soltanto allora Peredeo cedette; e il piano criminoso fu stabilito.
Un pomeriggio, essendosi Alboino, dopo copiose libagioni, addormentato, Rosmunda legò la spada che stava appesa al capezzale, in modo da non potersi sfoderare, poi fece entrare furtivamente nella camera Peredeo, il quale, avventatosi sul re che, svegliatosi tentava di difendersi, lo uccise.
LA MORTE DI ALBOINO, RE DEI LONGOBARDI tratto da Internet