STORIE E LEGGENDE in Pavia e dintorni di Gianni Cattagni
FRA VIGALFO E BARONA
LA CAPPELLA DELLA MADONNA REGINA DEI CAMPI
La leggendaria storia della sua nascita
Era il 1796 e l’esercito francese, comandato da Napoleone, operava in alta Italia per rimandare in Austria gli occupanti del regno Lombardo-Veneto ed iniziare una riunificazione politica del territorio Italiano.
Per sorprendere gli Austriaci l’esercito francese raggiunge Piacenza, attraversa il Po e salendo verso nord conquista Lodi il 10 maggio.
Iniziarono quindi le manovre per conquistare altre città padane, Crema, Cremona, Pizzighettone e Pavia.
I Francesi, a Piacenza, attraversano il PO
Nei suoi movimenti l’esercito francese devastava saccheggiandoli i paesi che
attraversava, bombardava se riteneva ci fossero dei nemici e pertanto
suscitava una grande paura al suo avvicinamento.
Per raggiungere Pavia venendo da Lodi l’esercito Francese percorreva delle strade rurali in grado di ospitare nei campi limitrofi le truppe con cavalli, carri e cannoni.
Giunti i Francesi nell’area a nord di Vigalfo, in prossimità della frazione di
Cassina de’ Mensi, pronti a saccheggiare il paese di Barona, ancora occupato da
un presidio Austriaco, il vicino fiume Olona straripò in modo eccezionale,
invadendo l’intera area occupata dai Francesi rendendo inservibili armi e
munizioni, cannoni e carri, sommergendo di fango tutti i militari e
costringendo l’esercito ad una ritirata con l’abbandono di buona parte degli
armamenti.
Le popolazioni di Cassina de’ Mensi e dell’abitato di Barona, per ringraziare il miracoloso evento che risparmiò la loro distruzione, all’inizio dell’800, all’incrocio delle relative strade, costruirono una semplice edicola in muratura di modesta profondità, dentro la quale posero un dipinto della Madonna con Bambino, assisa nel verde della campagna e chiamandola Regina dei campi.
Negli anni le intemperie iniziarono a rovinare il dipinto pertanto fu aggiunta una protezione e successivamente fu aggiunta una più ampia parte esterna in grado di ospitare i fedeli in preghiera.
Nel 1968, davanti a quel che restava del vecchio dipinto fu posto uno
splendido quadro del pittore pavese Attilio De Paoli e nel 2008, per
iniziativa di don Paolo Mascherpa lo stesso fu trasferito nella chiesa di
Barona sostituendolo con una pregevole copia realizzata dalla pittrice
lodigiana Paola Bordoni.
Opera di Attilio De Paoli – 1968
< Quadro di Paola Bordoni attualmente nella Cappella.
I resti dell’originale ottocentesca Regina dei campi sono tuttora presenti
sulla parete di fondo della cappelletta, coperti dall’opera della Bordoni, e
ogni giorno passano visitatori, non solo locali, a dimostrazione dell’amore e
devozione alla Vergine Maria e dell’attaccamento a questo luogo sacro.