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......    E il mercato continua la campagna con la fresca verdura e la frutta che vi manda direttamente sui carretti e dove uno può vederci gli orti, le roggie, gli alberi e quasi i plenilunii del suo paese.

Bel scenario tra il popolaresco e il liturgico, posto nel cuore della città, in piazza Grande, con le sue bancarelle raccolte sotto larghi ombrelloni da parere uno strano e cordiale accampamento.

Ma, ahimè! io parlo del mercato com'era una volta, trenta, quaranta anni fa, quando si svolgeva come un rito all'aperto, sotto la grande cupola del Duomo e sotto l'occhio dell'orologio che dava l'ora a tutta la città, segnando un ritmo alle operazioni di ognuno.

Cesare Angelini  -  da "Viaggio in Pavia" - 1965