Pietro Moiraghi , nel 1895, per i tipi della Tipografia del "Corriere Ticinese" scrive un interessante e curioso "spaccato" della vita sociale e culturale della Pavia del XVI secolo.

La motivazione iniziale viene così descritta dall'Autore nel Proemio:

 

"Alle onoranze, che d'ogni parte d'Italia si tributano a Torquato Tasso, nel terzo centenario di sua morte, avvenuta in Roma il 25 Aprile 1595; Pavia ha il diritto ed il dovere di associarsi".

E tale motivazione più avanti viene chiarita con riferimento alla visita fatta nella nostra città nel 1566 dal ventiduenne Torquato Tasso.

Fra l’altro il Moiraghi traccia una severa ipotesi:

" Chi attrasse Torquato sulle rive del Ticino?... Una rapsodia di fatti e notizie sulla vita sociale e culturale della Pavia di quel tempo. Della Pavia dove la vita degli studenti pure passava tra le feste chiassose, le risse, i pugnali, i colpi di spada, ed i fatti di sangue,....


Ma la Pavia dove nel contempo gli studi avevano nobilissime tradizioni, e l'Ateneo era anche allora frequentatissimo... con studenti attratti dal nome di maestri eminenti, che vi insegnavano con plauso, tenendo alto il prestigio dell'antichissima fama".

 

Ai giorni del Tasso, le guerre, gli assedi ed i saccheggi avevano distrutto ogni fonte di floridezza per la vetusta "regina del Ticino" e il popolo gemeva afflitto dalle carestie e dalle miserie; e solo a distrarlo concorrevano i tumulti della vita gaia e licenziosa degli studenti.

Di contro, la nobiltà pavese era tra le più rinomate d'Italia per antichità di stirpe, per ricchezze e per valore di uomini, saliti alle più alte cariche civili, militari e chiesastiche.

Ed ad alcuni degli esponenti di tale nobiltà si deve infatti il mantenere vivi in Pavia il culto agli studi e specialmente a farvi rifiorire le lettere italiane e la poesia.

Il riferimento è alla fondazione nel 1562 dell'Accademia degli Affidati cui furono tosto ascritti i primi letterati d'Italia.

       L'ingresso dell'Accademia in via Teodolinda

Tra questi, fama imperitura, ebbe Filippo Binaschi, che abitando nell’attuale via Pietro Azzario, a pochi passi dalla sede dell'Accademia degli Affidati di via Teodolinda, ebbe l’onore di ospitare nella sua abitazione il Tasso, in occasione di una delle sue visite all’Accademia.

 

La testimonianza della visita

 

 

ESCI

 

 

TORQUATO TASSO A PAVIA                     da note di Pietro Moiraghi (1857 - 1899)

CURIOSITÀ DI PAVIA E DINTORNI