L’aggettivo, come molte parole proprie anche di altri dialetti, racchiude moltissime sfumature di significato che oggi sono state in parte abbandonate.
Vediamone le ragioni.
Pur essendo sposato con Beatrice d’Este (a destra) Ludovico il Moro ebbe una lunga serie di amanti e di figli nati dalle sue avventure extraconiugali: sono sei i figli illegittimi che in seguito vennero legittimati dal duca per allargare il suo dominio.
Fra questi Maddalena, Bianca Giovanna che sposerà il Signore di Bobbio della Signoria di Voghera, Leone, Cesare, Bona e Giovanni Paolo I Sforza, il più famoso, il quale legherà la famiglia Sforza a quella dei signori di Bologna.
I signori legati agli Sforza nell'indicare i figli illegittimi usavano espressioni educate, come "non nati nella famiglia", "nati per errore", "nati in malomodo".
Il popolino, estremamente maligno, iniziò a chiamare con l’offensivo appellativo di “malnatt” tutti i figli illegittimi del loro signore, trasformando il termine in un vero e proprio marchio ingiurioso per tutti coloro che erano “nati bastardi”.
Dopo l'iniziale origine legata alla nascita nacquero altri significati: "poco di buono", "approfittatore", "opportunista", "sfruttatore".
Andando avanti con la storia, ritroviamo che questo termine, così offensivo, si lega in realtà ad un’altra importante parte di storia del nostro paese: siamo nel 1848, all’epoca delle Cinque giornate di Milano.
Fra i vari gruppi insurrezionali oltre ai mazziniani spiccano i democratici di Carlo Cattaneo: costoro, per ragioni di propaganda politica, vennero chiamati dai monarchici proprio “malnatt”.
Oggi "malnatt" è una espressione che solo pochi utilizzano per indicare una persona inaffidabile:
AT'SÈ PROPI UN MALNATT
CURIOSITÀ DI PAVIA E DINTORNI