Nel giugno del 1940, durante gli stagionali lavori di campagna, in prossimità del paese di Trivolzio, nel campo chiamato "dei Santi', facente parte del fondo "Maggiore" di proprietà Ronaldi, vennero alla luce alcuni splendidi gioielli, subito chiamati il "tesoretto" di Trivolzio.
Consegnato dai proprietari alla Sopraintendenza archeologica della Lombardia, esso e` custodito in deposito presso i Musei Civici di Pavia.
Il ritrovamento archeologico non dimostra che già in epoca remota esistesse l'abitato di Trivolzio.
I gioielli potrebbero infatti essere stati sepolti dall'allora possessore, ben lontani da un qualsiasi insediamento, per meglio sottrarli al pericolo di cadere in altre mani. È l'ipotesi più probabile se supponiamo che potessero essere il frutto di una rapina.
Al contrario, se immaginiamo il loro legittimo proprietario nell'atto di seppellirli per nasconderli, per il fatto di essere costretto a lasciare forzatamente e rapidamente la propria abitazione senza conoscere se e quando potrà rientrarvi, possiamo pensare che il luogo del ritrovamento non fosse troppo lontano dalla sua casa.
Certo, va tenuto presente il fatto che i gioielli sono stati rinvenuti vicino all'abitato e non in aperta campagna.
I GIOIELLI DEL "TESORETTO"
Si tratta di un gruppo di gioielli (4 collane e 3 anelli) che, per le caratteristiche tecnico-stilistiche si attribuiscono a varie fasi dell'età tardoantica e barbarica: accanto alle collane con catene a maglie fitte o intrecciate, con fermagli lavorati a filigrana o con pendagli, che meno risentono delle nuove tendenze dell'oreficeria, vediamo invece le tipologie degli anelli che rappresentano le produzione del V secolo, ..... caratterizzati dalla diffusione di motivi stilizzati (uccelli, busti) incisi sul castone piatto e sporgente, completamente in oro, applicato a verghette lavorate in modo più o meno elaborato.
La datazione proposta per l'intero complesso e` la prima metà del V sec. d.C. Forse nascosti a causa dell'invasione ostrogota del 488 d.C.
LE COLLANE
COLLANA 1
Oro, lunghezza 40.5 cm.
Collana a maglie intrecciate con fermaglio di forma circolare lavorata a
giorno, a doppio filo perlinato, diviso in due parti semicircolari con
motivo ad S all'interno.
Un gancio e un anellino chiudono la collana. Alla catena e` appeso un
pendaglio a forma di anello con pasta vitrea.
COLLANA 2
Oro, lunghezza 42 cm.
Collana a maglie fitte con estremita` terminanti con un fermaglio circolare
a doppio filo gordonato, con tre cerchi all'interno, unito alla catena
mediante due anellini.
Un gancio e un anellino chiudono la collana.
COLLANA 3
Oro, lunghezza 44 cm.
Collana a maglie fitte con estremita` terminanti con un fermaglio circolare
a doppio filo gordonato, all'interno del quale sono quattro motivo a volute
contrapposte.
Un gancio e un anellino chiudono la collana.
COLLANA 4
Oro, lunghezza 46,6 cm.
Collana a maglie fitte con estremita` chiuse da due cilindretti decorati a
filettature, cui e` saldato, tramite due anellini, un fermaglio circolare
lavorato a giorno, a doppio filo gordonato, con quattro cerchietti
all'interno.
Un gancio e un anellino chiudono la collana.
GLI ANELLI
ANELLO 1
Oro, diametro 2 cm.
Anello con verga liscia internamente e modanata all'esterno, con
sagomatura a forma di due rombi contrapposti al castone.
Castone d'oro di forma ovale, che si restringe ai margini sottolineati da
perdinatura e motivo inciso costituito da una colomba stilizzata
posata su un ramo.
ANELLO 2
Oro, diametro 2 cm.
Anello con spessa verga a nastro sfacettata e castone quadrangolare
applicato con motivo inciso
raffigurante due busti affrontati.
ANELLO
3
Oro, diametro 2,2 cm.
Anello con spessa verga liscia internamente e decorata all'esterno
da file
parallele di piccoli globuli applicati. Il castione, applicato alla verga,
completamente in oro, e` circolare con margini sagomati e motivo inciso
costituito da due uccelli stilizzati contrapposti, alternati a tre stelle a sei
punte.
Si tratta dell'anello che piu` si allontana dallo stile dell'oreficeria
tardoantica e si avvicina maggiormente, per la tecnica di lavorazione
granulare, all'oreficeria barbarica
della Volkerwanderung.
Un particolare ringraziamento al Comune di Trivolzio.
IL TESORETTO DI TRIVOLZIO Tratto dal libro Storia locale TRIVOLZIO 1997
CURIOSITÀ DI PAVIA E DINTORNI