GIOVANNI PALLAVICINI

letteratura come volontariato

 

“Fin che avrò giorni da vivere, voglio coniugare il verbo amare. Se non si fa un atto d’amore, l’amore resta solo un’astrazione. Amare è un’attività produttiva che implica occuparsi dell’altro, conoscere, rispondere, guardare all’altro uomo per quello che è, con tutta la sua difficoltà che pone gli altri uomini, accettandolo malato, pazzo, ignorante, diverso e, volendo, caricandoselo sulle spalle così com’è.”

Questa frase, che non ha certamente bisogno di alcun commento e che dovrebbe far riflettere chiunque, è presa da “Punto. A capo”, l’esordio letterario, nel 2001, di Giovanni Pallavicini, emerito cittadino e premiato con una medaglia d’oro dal Comune di Travacò Siccomario.

Ebbi modo di conoscere questo bel personaggio, se ben ricordo nel 2004, in occasione della presentazione ad opera di Daniela Lazzaroni e Paolo Pulina, nell’Aula Consigliare del Comune di Pavia, del suo romanzo “Mi chiamano la Gringa” (Guardamagna Ed.) scritto a quattro mani con Maria Elisa Calderoni, romanzo che i Lettori de il Punto hanno avuto modo di scoprire grazie alla bella e sapiente recensione del nostro critico letterario Andrea Borghi che l’ha giudicato un piccolo capolavoro: il che è tutto dire!

E’ stato il mio amico Maurizio Gramegna, poeta oltrepadano pluripremiato e scrittore emergente, a ripropormi Giovanni Pallavicini, aggiornandomi sul suo escursus di questi ultimi anni.

«La capacità della letteratura di stimolare ragionamenti e arricchire spiritualmente  è universalmente riconosciuta. -  così si espresse il Gramegna – A volte, però, essa può essere qualcosa di più semplice e, paradossalmente, ancora più elevato. E proprio a questo risultato è giunto Giovanni Pallavicini coniugando lo scrivere con l’impegno civile, per soddisfare almeno in parte, come dice egli stesso, “il desiderio di attivarmi per essere utile a qualcuno o qualcosa” ».

Pallavicini, otre che scrittore, è un “collante” creativo: qualche anno fa ha fatto partire “Saviasà racconta”, un ambizioso progetto grazie al quale ha raccolto un gruppo di scrittori e grafici che, con passione e fantasia, ha messo in cantiere una vera e propria collana di fiabe e racconti per bambini (da 1 a 99 anni e oltre) che riescono ad attualizzare i valori eterni del rispetto del prossimo, dell’ambiente e della vita. Questo progetto, che ha già dato alcuni frutti, e ne darà sicuramente tanti nel futuro.

Una  delle  ultime  ultime  fatiche, si  fa  per dire,  di questo frenetico  autore,  è  "Racconti

sba(g)liati" (Guardamagna Ed.), che beneficia del patrocinio dell’Anfass si Pavia.

Il volume è una raccolta di diciotto racconti che attraverso gli occhi di personaggi apparentemente “sbagliati” riescono a suscitare emozioni ed a farci comprendere la verità di chi è passato attraverso le vicende della guerra e dell’emarginazione.

Un'altra opera che brillantemente ha superato i confini nazionali, giungendo in Irlanda, in Gran Bretagna, in Spagna è "La Polifonica si racconta": in pratica Pallavicini narra la storia della "Polifonica San Colombano", che ha sede a Santa Giuletta, in occasione del decennale della sua attività.

Tutte le opere di Giovanni Pallavicini, è sempre Maurizio Gramegna che lo dice, esaltandolo, mentre lo stesso si schermisce, sono state offerte alle varie Associazioni (tra le altre, Comitato di Coordinamento Pavese, Avis Pavia, Anfass Pavia, Unicef, Auser)  perchè potessero recuperare fondi per le loro nobili attività.

 

Giovanni Pallavicini è l’esempio lampante di come si possa, attraverso la letteratura, fare del volontariato e offrire qualche insegnamento.

All’inizio del 2010, nella Sala Cantoni, presso la biblioteca comunale di Gropello Cairoli  è stata presentata l’opera letteraria “Storie da cani”. Oltre all'autore era presente l'autrice delle illustrazioni Giulia Vangone.

Relatori sono stati il prof. Andrea Ventura e la prof.ssa Annamaria Mariani Bottiroli, coordinatrice Scuole Superiori Ospedali.

 <Foto del libro          presentazione a Gropello C.>

 

Il libro "Storie da cani", realizzato a favore del reparto di Neuropsichiatria Infantile Fondazione Istituto Neurologico Casimiro Mondino Pavia; ha ricevuto parecchi commenti e sottolineando la recensione su "miapavia" : ......è un libricino che, alla pari di altre sue pubblicazioni, è si di poche pagine ma dal contenuto per nulla scontato, ricco di spunti di riflessione e dalle diverse interpretazioni:

 …...è un’altra perla di Giovanni Pallavicini.