ROSSANA BOSSAGLIA
eccellenza nella critica d’arte


Chi non conosce Rossana Bossaglia e le sue raffinate ed eccelse doti di critico d’arte scagli la prima pietra !

Tutti i Pavesi attratti dalla cultura sono orgogliosi di avere come concittadina un siffatto talento considerato, giustamente, uno dei più rinomati ed apprezzati “mostri sacri” nazionali.

Rossana Bossaglia si è laureata a Pavia sotto la guida del Prof. Wart Aslan in Storia dell’Arte Medioevale. Ha insegnato sia nella nostra Università come medioevista e successivamente coprendo la Cattedra di Storia dell’Arte Moderna, sia all’Università di Genova, per concludere il suo iter universitario nuovamente a Pavia.

Delle sue pubblicazioni di argomento medioevale la più sostanziosa è quella sul Duomo di Milano, frutto di inedite ricerche d’archivio.

Molto intensi e sistematici anche gli studi sul Settecento coronati dalla grande Mostra organizzata nella Palazzina di Caccia di Stupinigi (1990).

Particolarmente originali sono i suoi studi sul Liberty Italiano e sull’Art Dèco in Italia. Molto vasta è la panoramica dei suoi interventi in convegni e dibattiti, quasi tutti seguiti da esemplari pubblicazioni.

Ha sviluppato anche vari interessi sull’Arte Contemporanea, specie recensendo mostre con interventi sul Corriere della Sera di cui è collaboratrice culturale sin dal 1976. Sullo Stile Novecento ha pubblicato una fondamentale monografia ed ha organizzato una Mostra tenutasi alla Permanente di Milano (1995).

Non ultimo, va ricordato il suo Diploma all’Accademia dei Filodrammatici di Milano dove le è stato assegnato il primo premio assoluto tanto che, nel suo straordinario palmares professionale ed artistico, può includere sicuramente il Teatro che l’ha vista impegnata in numerose occasioni.

Intervistare siffatto “personaggio”, anche se con la sua solarità sa mettere chiunque a suo agio, fa venire un poco di “tremarella” pertanto, più che fare domande, mi accingo principalmente ad ascoltare, specie quando a Rossana si illuminano gli occhi parlando della sua adorata Pavia.

A Pavia sono approdata nel 1937, figlia del Comandante della Scuola Allievi Ufficiali ed ho vissuto per alcuni anni in quell’edificio che oggi è il Collegio Fraccaro. Quando papà è partito per la guerra mi sono trasferita con la mia famiglia in Piazza Emanuele Filiberto. Ho studiato, e poi anche insegnato, al Liceo Foscolo e faccio parte tutt’ora dell’Associazione dei Foscoliani, partecipando alle iniziative da questa promosse. Con la mia Pavia ho continuato a mantenere franchi rapporti, specie con l’Università dove ho ricoperto la Cattedra dell’Arte Moderna nell’ultima fase del mio percorso di docente.

Dovesse descrivere Pavia con un simbolo, quale sceglierebbe?.

Ciò che mi viene più spesso in mente sono, senza ogni ombra di dubbio, “le Torri” !

Tutte le volte che le rivedo ritorno col pensiero ai tempi spensierati della mia gioventù!.