Non esiste alcun dubbio : ci troviamo di fronte ad un personaggio culturale fortemente motivato e dal multiforme ingegno !
Alberto Arecchi è nato a Messina nella metà del secolo scorso ma è giunto a Pavia quando aveva sette anni e nella nostra bella città ha compiuto i suoi studi laureandosi però in architettura al Politecnico di Milano.
Ha vissuto lunghi anni in Africa ed ha operato per oltre quindici anni come esperto di cooperazione per lo sviluppo internazionale: in Somalia, presso l'Università Nazionale Somala (1975-1976), in Mozambico, presso il Ministero delle Opere Pubbliche e dell'Abitazione (1977-1978), in Algeria, all'Ecole Polytechnique d'Architecture et d'Urbanisme d'Algeri(1979-1981), in Senegal, con l'ONG internazionale ENDA-Tiers Monde(1982-1984) e poi, nel quadro di diversi progetti, negli altri Paesi del Sahel: Mali, Mauritania, Ciad, Niger (1986 - 1995).
Ritornato a Pavia ha intrapreso la sua professione di Architetto, insegnando, tra l’altro, Disegno, Storia dell'Arte e Tecnologie Costruttive presso diversi Istituti superiori pubblici della Provincia di Pavia. Autore di diversi studi sulla storia,sulle culture dei Paesi africani e sui problemi dell'habitat e delle tecnologie appropriate, delle costruzioni con l'uso di materiali locali migliorati, nel quadro di un forte stimolo alla partecipazione popolare.
Alberto Arecchi è fondatore e presidente dell' Associazione Culturale Liutprand, che cura in particolare pubblicazioni sul patrimonio storico e culturale del territorio pavese, con una grande apertura per le ricerche "alternative", per quelli che lo stesso Arecchi chiama "i rami morti della nostra storia".
L'Associazione culturale Liutprand non trascura i temi interculturali e pubblica anche testi sulle culture africane. La prima raccolta di "storie" scritta da Arecchi è stata La Saga del Ticino,1982.
Sempre con Liutprand ha pubblicato tre romanzi brevi: - Anonimo Ticinese e l'ultimo templare,1996 - La Maledizione di San Siro: La verità pericolosa, 1999 - Il Tesoro dell'Antipapa nei sotterranei segreti della Certosa di Pavia,2003.
Dal 2000 Arecchi ha elaborato un'ipotesi originale relativa alla ricerca del mitico impero di Atlantide, che doveva trovarsi al centro del Mediterraneo (come un "ponte" tra la Sicilia e l'Africa) durante l'Età del Bronzo, in un'epoca compresa tra il 3000 ed il 1200 a.C.
Autore di diverse pubblicazioni, in varie lingue, fra le quali si segnalano in modo particolare le seguenti, su problemi di pianificazione e di partecipazione popolare rivolte allo sviluppo del Terzo Mondo: Informazione e colonialismo in Africa - Africa, Atlante storico e geografico - Popoli d’Africa – Somalia – Mozambico - Sahel (Mauritania, Mali, Niger), - Senegal, Gambia, Guinea Bissau, - Abitare in Africa ed altri ancora.
Ho letto ed apprezzato i tuoi molti libri sulla nostra Pavia, frutto di una ricerca minuziosa ed appassionata, ma ho scoperto che con la pubblicazione di Atlandide, sei entrato in un nuovo ed interessantissimo filone letterario.
Non è un filone letterario, è il Progetto Internazionale Identificazione Atlandide, di cui sono membro, nato trent’anni fa. Atlantide, come affermo nel mio libro, è un regno Libico-Berbero che si trovava nel Canale Sicilia ed ora è sprofondato nel mare. Con Liutprand sto pubblicando La coda del drago, di Paul Gallez, studioso argentino che, con le sue ricerche e scoperte, avvalora in questo libro le mie teorie che stanno diventando una certezza per tutti.
Di Alberto Arecchi, innamorato di Pavia, della sua gloriosa storia, e della sua gente, sentiremo parlare sempre più diffusamente e non solo a livello della nostra Provincia: statene ben sicuri !
Alberto Arecchi
SCRITTORE – SAGGISTA - EDITORE