DIEGO VALLATI - "a crazy italiano" Tratto da: cagi46
IN BICICLETTA
DA PAVIA
A CAPO NORD. . .
5000 Km !
non una . . .
bensì due volte !
2009 - La seconda pedalata da Pavia a Capo Nord Di Diego Vallati hanno scritto Intervista di Radio Monte Carlo a Diego Vallati |
|
Le Vostre Pagine - Le Vostre testimonianze, fotografie, aneddoti, ecc. che ci avete inviato. |
|
Data: |
Inviato da: |
-
|
|
"Ho compiuto 63 anni ad ottobre 2009 e non è la prima volta che realizzo un viaggio fino a Capo Nord.
Ci son già stato nel 2006 attraversando però altri paesi: Svizzera, Francia, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia."
Così si presenta
Diego Vallati, simpatico e sorridente…è difficile immaginarlo solitario
cicloturista da migliaia di Kilometri ‘al colpo’, eppure l’Europa se l’è
pedalata tutta…da ovest a est, da sud all’estremo nord !
E così ci racconta della sua ultima pedalata, cento Kilometri al giorno dal
26 Maggio al 14 Luglio 2009, da Pavia a Capo Nord !
"Quest’anno ho cambiato percorso, spostandomi verso oriente e quindi, partito da Pavia e passato il confine al Brennero ho attraversato Austria, Germania, di nuovo Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia. Finlandia e Norvegia.
In questa occasione sono stato il tramite per uno scambio di doni fra le città gemellate di Milano e Cracovia. (foto a lato)
Mancando il funzionario incaricato, mi sono “dovuto” fermare per 4 piacevoli giorni nella bella e vivace città polacca, in pratica una vacanza nella vacanza, un sogno dentro il sogno.
Ho dormito (si fa per dire) nella piazza principale dell’ex ghetto ebraico dove ogni notte fino al mattino si svolge la “movida” di questa coinvolgente città. In poche parole questi giorni sono stati per me “Gli ozi di Cracovia”".
CRACOVIA
Alla domanda se il suo passaggio veniva rilevato dai locali, la risposta è stata simpaticamente colorata di orgoglio.
"Ad Aanekoski in Finlandia un giornale, il Sisa-Suomen
Lehti, mi ha dedicato un articolo.
Ho portato con me un documento/credenziale (a somiglianza di quanto viene
fatto nel Cammino di Santiago di Compostela) nel quale ho raccolto il timbro
di tutti i luoghi in cui ho pernottato durante il mio viaggio.
Il primo timbro, quello del luogo di partenza, è della Curia Vescovile di Pavia ed ad ogni nuovo timbro ricevevo occhiate di ammirazione… "
Episodi curiosi?
"Si, ho dormito in un ex granaio, in un loculo… (pardon!) una cabina molto piccola, dove tempo fa, durante l’inverno quando il terreno gelato era troppo duro per poter essere scavato, in attesa della primavera venivano “ospitati” i cadaveri . Ho fatto subito un rapido controllo per accertarmi che non ne avessero dimenticati … ( foto a lato)
La segnalazione di questa “location” me l’ha data un amico, cicloturista Finlandese, Jarmo Ryyti , conosciuto in occasione del precedente viaggio a Capo Nord nel 2006."
Bell’amico!
"Effettivamente è diventato un amico e dal 2006 ci siamo tenuti in contatto per e-mail. Quando ha saputo del mio secondo arrivo a Capo Nord, mi ha mandato il seguente messaggio:
"Congratulations Diego,
Everybody has visited one time with bicycle CapoNord but who has been two
times with the bicycle in Capo Nord! Besides "a crazy" Italiano!
“Tutti (…! ) hanno visitato una volta in bicicletta Capo Nord, ma chi è stato 2 volte in bicicletta a Capo Nord ? Solo “un matto” italiano ! “
"Sì, solo “un pazzo” italiano, .... in effetti con questo secondo viaggio
può darsi che abbia stabilito un piccolo record. Almeno, a me piace
pensarlo."
Diego, mi sembra di capire che c’è ancora qualche sogno nel cassetto.
"Si, dopo Parigi, attraversando il Massiccio Centrale nel 1997, Pavia-Roma -Pavia, la costa all’andata e l’Appennino al ritorno nel 1999, il Canale della Manica (Calais-Dunquerque) e poi fino a Parigi nel 2004, Capo Finisterre in Spagna nel 2005, i due Capo Nord nel 2006 e nel 2009, ....... un sogno nel cassetto ?
Certamente..... e da tempo lo sto coltivando amorevolmente, ma con difficoltà."
Immagino che programmare un viaggio di tali dimensioni costi fatica, ma realizzarlo oltre alla fatica occorrano anche tanti “soldini”.
"E vero!
Perché nel momento in cui il sogno diventa realtà incomincia a costare.
Tenuto conto che non sono mai stato capace di convincere uno sponsor a
sostenermi, il sogno rischia di restare tale.
Prima di rinunciare, ovviamente, tenterò anche altre strade, anche in altre città, nella speranza di trovare oltre allo sponsor anche il sostegno, per esempio, dei giornali locali ai quale trasmettere il diario quotidiano del viaggio.
Insomma sono in cerca di adozione.
In pratica potrei diventare una sorta di …(come dire? Ma sì, esageriamo) ambasciatore di qualche nostra città. Un po’ come ho fatto nel 2009 fungendo da tramite per uno scambio di doni fra le città gemellate di Milano e Cracovia."
E prima di accomiatarci mi mostra orgoglioso la sua "OLYMPIA", l'unica e silenziosa compagna di viaggio per migliaia di Chilometri.