La società Ginnastica Pavese è tra i club italiani che per primi hanno sottolineato l'importanza del ciclismo. Lo dimostrano sia lo sforzo economico che le imprese a livello nazionale. Sono stati conquistati titoli tricolori da parte di autentici campioni come Eugenio Sali. Ambrogio Robecchi e Archimede Griziotti. cui seguì un periodo straordinario, caratterizzato da veri fuoriclasse, come Rossignoli e Bolzoni. Dalla Gazzetta dello Sport apprendiamo che il primo Giro d'Italia sì disputò nel 1909 e che la prima tappa prese il via alle 2.53 della notte del 13 maggio. Otto erano le macchine al seguito per la giuria, i giornalisti e le squadre ufficiali. Il vestiario dei ciclisti consisteva in braghette nere tenute su da vistose bretelle e pneumatici di scorta fissati al torace. Erano previste otto tappe per un totale di Km 2.448 che sarebbero stati percorsi su strade sterrate alla media oraria di Km 27. I campioni del Giro venivano da Pizzighettone (Tano Belloni), da Novi Ligure (Girardengo), da Induno Olona (Ganna), da Corsico (Gaietti), da Vergate (Calzolari), da Pavia, Borgo Ticino (Rossignoli). Il nipote Siro racconta che. quando vinse la "Gran Fondo", una gara di 600 chilometri, arrivò al traguardo con oltre quattro ore di vantaggio: alla cerimonia di premiazione a Monza era presente la Regina Elena di Savoia, che gli disse: "Ho saputo che è di Pavia e si chiama Rossignoli" ed egli subito corresse: "No. maestà, mei sum dal Burg Tzei". (mei stò in Burgh...)
Era nato, infatti, in Borgo Ticino il 3 dicembre 1882 e morì il 27 giugno 1954. È stato un campione da ammirare per la sua longevità: basti pensare che partecipò al Giro d'Italia e al Tour de France all'età dì 45 anni. Fu professionista dal 1902 al 1927. periodo in cui partecipò a undici Giri d'Italia e a sei Giri di Francia, tutti portati a termine. Dagli amici era chiamato "baslutin" e dalle folle di tifosi era osannato col nome di "Gnoli". Fu buon velocista e vinse molte gare in volata. Vinse la .Milano-Genova, la Milano-Torino, la Milano-Mantova a tempo di record. Al Tour ottenne un decimo posto nel 1908 e al Giro d'Italia fu terzo nel 1909, secondo nel 1911, terzo nel 1912. Si pensi che due giri sarebbero stati vinti da lui. se si fosse adottata la classifica a tempi anziché quella a punteggio. Vinse un Giro di Francia nel 1926 (aveva 44 anni) nella categoria turisti ("routiers"). Augusto Vivanti racconta che: "nel primo decennio del secolo non c’erano i mezzi di comunicazione che oggi ci permettono di seguire e di soffrire l'andamento della corsa. Era "La Provincia Pavese" ad esporre l'ordine di arrivo. Verso sera, dalla Francia le notizie pervenivano alla "Sala Stampa" del Sindacato Corrispondenti a Milano e di lì venivano telefonate alla redazione dì corso Mazzini, dove impaziente attendeva una folla di appassionali e di tifosi. Dal balcone scendeva il primo annuncio, poi si correva all'angolo del Demetrio ad appiccicare il foglio intestato al giornale con l'ordine d'arrivo.... .....Quando, finito il Tour, il campione tornava, tutti erano ad attenderlo alla stazione, con la Banda Ticinese e le bandiere al vento. È capitato anche questo: sullo stesso treno dove viaggiava Rossignoli si trovava il senatore Camillo Golgi, reduce da Stoccolma, dove aveva ricevuto gli onori del Premio Nobel e con lui la signora e i familiari. Siccome il ritorno dei Golgi non era stato annunciato, sì stupirono delle inaspettate, entusiastiche. fragorose accoglienze: ben presto compresero che le stesse erano rivolte al campione pavese ed unirono calorosamente il loro applauso a quello dei cittadini".
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Giovanni Rossignoli da Wikipedia - - |
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Un mito pavese in bicicletta di Dino Reolon
Giovanni Rossignoli nel 1925