MONSIGNOR GIUSEPPE BALLERINI, SACERDOTE                           Di  Gabriele Cinquetti

Personaggi della Religione

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Pavia e dintorni - Personaggi della Religione

                             

Giuseppe Ballerini nasce il 15 settembre 1857 dal padre Angelo e dalla madre Angela Garlaschelli, una umile famiglia di Gualdrasco, dove riceve i suoi primi Sacramenti nella Chiesa Parrocchiale del paese.

Durante la giovinezza segue il padre muratore in qualità di manovale.

Fu proprio un incidente sul lavoro a causare la morte del padre, che cadendo da un ponteggio si fratturò una gamba provocando un'emorragia interna. Morirà durante il trasporto in ospedale.

Giuseppe Ballerini entra in seminario il 30 ottobre 1877, all’età di 20 anni.

Il 23 settembre 1882 viene consacrato Sacerdote dal Cardinale Riboldi (vescovo di Pavia) nella chiesa Del Gesù (allora Cattedrale).

Sempre da Riboldi viene inviato al Pontificio Seminario Lombardo a Roma, dove si laurea in Teologia e in Filosofia.

Tornato a Pavia, diventa docente presso il Seminario Diocesano.

Nella sua vita ha ricevuto parecchie onorificenze, fra le quali le più significative sono state:

 

1894 -  diventa Cameriere d’Onore di Sua Santità (allora Leone XIII) e viene

              nominato da Riboldi come Canonico Onorario della Cattedrale.

1896 -  maggio, è promosso a Canonico Ordinario.

1905 - 16 agosto, è Primicerio. 

1906 -  novembre, è Prelato Domestico di Sua Santità.

1910 -  mons. Ciceri (vescovo di Pavia) nomina Ballerini come Vicario Generale.

1923 -  27 maggio, è nominato Protonotario Apostolico ad instar participantium.

1924 -  gjugno, passa da Vicario Capitolare a Vescovo e nominato il 26 luglio.

 

 

La consacrazione avviene il 28 ottobre 1924 per mano del Cardinale Locatelli, presso la chiesa di San Carlo al Corso (Roma).

Fu inoltre nominato Vescovo assistente al Soglio Pontificio e Conte Romano da papa Pio XI.
 

 

 

 

Monsignor Giuseppe Ballerini, Vescovo di Pavia, morì il 22 giugno 1933 dopo un periodo di malattia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fu sepolto nell'amata Cattedrale di Pavia con funerali solenni (presieduti dal Patriarca di Costantinopoli).

 

 

 

 

 

 

Fu uomo di grande cultura filosofica e spirituale e fu in grado di gestire con autorevolezza i delicati rapporti con il governo fascista (va ricordato che proprio i Patti Lateranensi furono firmati durante il suo episcopato, l’11 febbraio 1929).

 

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