ADA NEGRI                                                                      note dal sito "Wikipedia - Ada Negri"

Personaggi della Letteratura

Pavia e dintorni - Personaggi della Letteratura

ADA NEGRI

E' un omaggio alla scrittrice, poetessa che è legata a Pavia per avervi passato periodi lieti e meno lieti della sua vita. Dai primi anni in quel di Motta Visconti, come maestra elementare, agli anni delle visite a Monsignor Angelini presso il collegio Borromeo, ai rapporti di amicizia con la famiglia Boerchio, il ricordo della presenza di Ada Negri in Pavia e nei suoi dintorni è tuttora fortemente vivo.

 

Ada Negri nacque a Lodi il 3 febbraio del 1870. Le sue origini erano umili:suo padre Giuseppe era manovale e sua madre, Vittoria Cornalba, tessitrice; passò l'infanzia nella portineria del palazzo dove la nonna, Peppina Panni, lavorava come custode e governante del famoso soprano milanese Giuditta Grisi, moglie del conte Barni.

Ada passava quindi il tempo osservando il passaggio delle persone come descritto nel romanzo autobiografico Stella Mattutina (1921).

Ad appena un anno dalla nascita era rimasta orfana del padre, ma, grazie ai sacrifici della madre, poté frequentare la Scuola Normale femminile di Lodi, ottenendo il diploma di insegnante elementare.

Insegnò, a partire dal 1888, nella scuola elementare di Motta Visconti, paese in provincia di Milano, alternando all'insegnamento l'attività di giornalista e quella di poetessa.

In questo periodo compose le prime poesie che vennero pubblicate nella raccolta Fatalità (1892). La pubblicazione ebbe un grande successo e Ada acquistò una certa fama.

Le venne perciò attribuito dal Ministro dell'Istruzione pubblica il titolo di docente ad honorem presso la scuola di ordine superiore, l'Istituto Gaetana Agnesi di Milano, e si trasferì con la madre nel capoluogo.
A Milano entrò in contatto con i membri del Partito socialista italiano e conobbe Filippo Turati, Benito Mussolini e Anna Kuliscioff, di cui ebbe poi a dire di sentirsi "sorella ideale".

Nel 1894 vinse il Premio Milli per la poesia. Nello stesso anno uscì la sua seconda raccolta di poesie, Tempeste. In questo periodo la sua lirica si concentrò soprattutto su temi sociali ed ebbe forti toni di denuncia, tanto da farla definire "la poetessa del Quarto Stato".

Nel 1896 sposò Giovanni Garlanda, industriale tessile di Biella, dal quale ebbe la figlia Bianca, ispiratrice di molte poesie, e un'altra bambina, Vittoria, che morì a un mese di vita. Da questo periodo le sue vicende personali modificarono fortemente la sua poetica e le sue opere divennero fortemente introspettive e autobiografiche, come si vede in Maternità, pubblicato nel 1904, e Dal Profondo (1910).

Il matrimonio durò pochi anni e, dopo la separazione avvenuta nel 1913, Ada si trasferì a Zurigo, dove rimase fino all'inizio della prima guerra mondiale; nel 1914 pubblicò Esilio, opera con evidente riferimento autobiografico, nel 1917 la raccolta di novelle Le solitarie, in cui raccontava la sua visione del mondo come una semplice ragazza di campagna e nell'anno seguente Orazioni, dove raccoglieva delle odi alla patria: gli anni della guerra avevano trasformato la passione civile in patriottica.

La corda principale della sua poesia erano ormai i sentimenti e, avanzando gli anni, la memoria: nel 1919, lo stesso anno in cui moriva la madre Vittoria, da un'altra esperienza amorosa nasceva una nuova raccolta di poesie, Il libro di Mara, libro inusuale per la società cattolica e conservatrice di quell'epoca, e nel 1921, anno del matrimonio della figlia Bianca, Stella mattutina, romanzo autobiografico, che riscosse tanto successo da essere tradotto in altre lingue.

Nel 1931 fu insignita del "Premio Mussolini" per la carriera; erano gli anni in cui Benito Mussolini ancora utilizzava i rapporti nati nel suo periodo socialista. Il premio consacrò Ada Negri come intellettuale di regime, tanto che nel 1940 divenne membro dell'Accademia d'Italia.
Morì nel 1945.



Siti internet dedicati a Ada Negri:

http://it.wikipedia.org/wiki/Ada_Negri

http://digilander.libero.it/angelini/ada_negri.html

http://erewhon.ticonuno.it/riv/storia/negri/ada.htm

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