A 22 anni dalla scomparsa di Enrica Malcovati (1990), l’eminente studiosa dell’Università di Pavia e Accademica dei Lincei, vivissimo e grato rimane in me il ricordo del suo magistero e della sua humanitas.
Enrica Malcovati nasce a Pavia il 21 ottobre 1894 e nel nostro Ateneo si dedica, per chiara vocazione, agli studi classici, iscrivendosi nell’anno accademico 1913-14 a quella Facoltà di Lettere e Filosofia che l’avrebbe poi vista sulla cattedra di Letteratura latina e anche sua Preside.
Tra coloro che furono i suoi maestri (e cui dedicherà splendide rievocazioni) due nomi spiccano in assoluto. Sono quelli del latinista Carlo Pascal, fondatore in quello stesso anno 1913 della nostra ormai quasi secolare rivista “Athenaeum”, e dello storico antico Plinio Fraccaro, che, succedendogli come direttore, avrebbe dato il contributo decisivo al prestigio internazionale della rivista: col sempre più fattivo contributo della Malcovati, a lungo segretaria e poi a sua volta dal 1960, scomparso il Fraccaro, terza direttrice.
Dal Pascal la Malcovati mutua soprattutto la larga concezione del ‘classico’, l’umanesimo perseguito e affinato ai livelli di lingua e di stile; dal Fraccaro la profonda coscienza storica, a diretto contatto con le fonti e i problemi di più vitale importanza del mondo antico. Sua, inconfondibilmente sua è la severa auctoritas del metodo filologico, l’attentissima immersione critica nei testi e nella storia della loro tradizione per farne riaffiorare nel modo più fededegno la lezione e restituire, viva e anche a noi parlante, la personalità degli antichi autori.
Mi è impossibile qui ripercorrere in modo puntuale gli svolgimenti d’una attività scientifica distribuita intensamente nell’arco di ben sette decenni (le sue pubblicazioni spaziano dal 1917 al 1987).
Mi limiterò a ricordare la sua raccolta degli Oratorum Romanorum fragmenta liberae rei publicae, un classico, giunto nel 1975 alla quarta edizione, e tuttora, a livello internazionale, strumento indispensabile per gli studiosi della storia e della letteratura romana; l’edizione degli Operum fragmenta dell’imperatore Augusto nonché del testo epigrafico delle sue Res gestae; il saggio su Cicerone e la poesia e, ancora dedicata a Cicerone, autore per lei di centrale riferimento umanistico, l’edizione teubneriana del Brutus; e inoltre gli studi su Ennio, Sallustio, Cornelio Nepote, Orazio, Lucano, Plinio il Giovane, Giovenale, Floro, e, nella letteratura greca, Licurgo, Museo…
La Prof.ssa Enrica Malcovati
A parte mi piace ricordare il suo orgoglioso patrocinio della condizione civile e culturale della donna, che la induce a non rifiutare, nel 1954, le delicate responsabilità di rettrice dell’appena fondato Collegio Universitario femminile “Castiglioni-Brugnatelli”, primo a Pavia e tra i primissimi in Italia.
Pavia, 13 aprile 1955
Il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi in
visita al collegio
femminile Castiglioni-Brugnatelli:
al centro il rettore, Plinio Fraccaro, alla sua destra il Pesidente Einaudi, alla sinistra la rettrice Enrica Malcovati, alle spalle della rettrice la segretaria economa.
Pavia, 1955
Il rettore dell'università, Plinio Fraccaro,
alla mensa del collegio
Castiglioni-Brugnatelli:
alla sua destra la rettrice, Enrica Malcovati, intorno le decane
La sua lunghissima esistenza, sorretta sino agli anni estremi da una invulnerabile energia spirituale, si è conclusa il 4 gennaio 1990, lasciandoci, insieme al portato duraturo dell’opera scientifica, la lezione d’una intrepida, per molti versi esemplare esperienza di vita e cultura.
Personaggi della Letteratura - ENRICA MALCOVATI
RICORDO DI ENRICA MALCOVATI - di Giancarlo Mazzoli