LINO VENERONI                                                                                presentato da  Massimo Massara

Personaggi della Letteratura

Pavia e dintorni - Personaggi della Letteratura

Nel 1997 Lino Veneroni esordiva nel mondo delle lettere pubblicando il suo primo romanzo: “Il prete nel letto”.

Attraverso il racconto dei ricordi di Sussurro, un mediatore di matrimoni, Lino Veneroni rievocava, con un personalissimo stile, il cambiamento dei costumi e l’arrivo del benessere, nell’intensa fase di trasformazione sociale intorno agli anni cinquanta, nelle splendide ed aspre valli dell’Oltrepò Pavese, facendo conoscere le tradizioni, le usanze, le consuetudini di quelle sperdute contrade e della realtà rurale che allora la popolava.

L’anno successivo Lino Veneroni riproponeva la bontà e l’originalità della sua prosa con il volume di racconti “Zuppa alla pavese”.

Utilizzando l’immagine del piatto gastronomico, simbolo in tutto il mondo delle qualità della cucina pavese, l’autore descriveva le vicende degli abitanti di Pavia e del suo vasto territorio provinciale, presentando spaccati di vita che esaltavano la filosofia essenziale, la tipicità e l’estrosità della gente di pianura. Nella seconda opera, emergevano quegli aspetti grotteschi della vita quotidiana, colti però dal lato buono e divertente da Veneroni che si affermava, a pieno titolo, gradevole cantore della pavesità.

E’ stata poi la volta, nel 1999, dello scoppiettante “Il Giullare dell’Oltrepò” cui fa seguito nel 2000, “L’erede di Bertoldo” e “Lo spassoso sodalizio”. Con queste tre ultime opere Veneroni, presentando la parte più gustosa del divertente e formidabile repertorio di Lasarat e del duo Buzzi e Malacalza, notissimi e prestigiosi comici dialettali oltrepadani, oltre a rendere un meritorio servizio alla cultura orale locale, si confermava scrittore originale e di talento.

A quelle cinque belle opere letterarie, tutte con i caratteri degli editori Corrado e Luigi GUARDAMAGNA di Varzi, segue nel 2001, quale prova di maturità stilistica di Lino Veneroni, a cura della casa editrice GRAPHIA di Pavia, “Sguardi dalla collina”, interessante e per molti versi originale romanzo  che prende le mosse dalla sommità della collina di San Contardo a Broni, davanti alla cappella del venerato patrono. Con questa piacevole invenzione letteraria Lino Veneroni, in un crescendo di colpi di scena che vede i due protagonisti cambiare abitudini, stili e ritmi di vita, innamorarsi e perfino immolarsi per realizzare un voto, conduce il lettore in un viaggio che ricorda l’humor di “Tre uomini in barca” e “Tre uomini a zonzo”. Se nelle precedenti fatiche letterarie Veneroni aveva fatto conoscere alcune peculiarità degli usi e costumi dei pavesi, in questo “Sguardi dalla collina”, l’autore mette in evidenza i comportamenti, le passioni, i tic, il temperamento e il carattere che contraddistingue la nostra gente.

L’ ultima fatica, distribuita su tutto il territorio nazionale, è il romanzo storico “Odiate Roma ! …ma diffidate di Annibale… che sta godendo di incoraggianti successi. Trattasi di una nuova prospettiva storica, ambientata a Pavia, allora chiamata Tec, e nel territorio oltrepadano nei pressi di Broni, dove realtà e fantasia si intrecciano in un romanzo dai ritmi cinematografici che offre al lettore una narrazione coinvolgente ed appassionante.

In tutte le sue opere emerge sempre, e prepotentemente, un accorato invito a vivere con gusto e gioia, a qualsiasi età, la propria vita e dispensa, pagina dopo pagina, una salutare dose d’ottimismo.

Alla luce di questi risultati, qual è la sensazione di uno scrittore ?

Gratitudine ! Si deve molto a parecchie persone che, per un verso o per l’altro, hanno contribuito al successo editoriale.

Oltre che a Mino Milani, Angelo Stella, Corrado e Luigi Guardamagna, Gianfranco Liberato e Antonia Cantù della Graphia Studio, e Paolo Pedrazzi della Eumeswil Edizioni, come è facile intuire, chi sono gli altri?

Siro Brondoni, Andrea Borghi, Tino Cobianchi, Beppe Polimeri, Paolo Pulina, Giuseppe Viola e Pri’, mia moglie, che hanno saputo supportare con consigli indispensabili o prefazioni, nonché gli artisti che hanno disegnato le copertine ed i disegni che impreziosiscono tutti i miei volumi.

Artisti locali ?

Ho avuto la fortuna e l’onore di aver beneficiato della collaborazione soprattutto di Malvern (Piercarlo Malinverni ), ma anche di Paolo Guarnone e Pietro Bisio, affermati e bravissimi pittori oltrepadani, e della pittrice milanese Sabina Amelotti Vicentini, nonché del direttore della bella rivista  “OLTRE” cioè Graziano Bertelegni.

Programmi per il futuro ?

Paolo Pedrazzi della casa editrice EUMESWIL sta accingendosi a stampare   Quando Broni era il re dei paesi che verrà presentato nella prima decade di dicembre. Si tratta di un’ opera, scritta con il prezioso contributo di sette nuovi talentuosi scrittori bronesi  che, attraverso i loro ed i miei ricordi, rinverdiscono il mito dei personaggi che hanno saputo esaltare la tipicità e la fierezza di questa perla oltrepadana.

Ed in pentola, cosa sta bollendo ?

La casa editrice EUMESWIL sta già lavorando sulla bozza di un romanzo goliardico sulla vita militare di un piccolo gruppo di Sottotenenti di Complemento. L’ ambiente è quello dell’ Arma della Cavalleria e, insieme con l’ editore Paolo Pedrazzi, Marziano Brignoli e Franco Tonalini, questi ultimi due Presidente e Segretario dell’ Associazione della Cavalleria, e che cureranno anche la prefazione del romanzo, vareremo il titolo definitivo. Sto anche ultimando Sulle rive del fiume azzurro che, in chiave eroicomica, mette a nudo vizi, difetti e virtù e gustosi modus vivendi di otto amici pavesi nell’arco dell’ultimi sessant’anni.

Scrivere, lo dice un giornalista, è sempre un impegno. Occorre avere idee, tempo e forse anche coraggio ?

Io scrivo principalmente tra settembre e marzo, ovvero nel periodo delle nebbie quando la vista della natura ci viene negata.

Mi sta incuriosendo. Cosa vorrebbe dire ?

Che il romanzo più appassionante è la vita, con conseguente osservazione della natura in tutti i suoi straordinari aspetti.

 

Il 10 Ottobre 2014 è stato colto da malore mentre era nella sua casa di via Carcano, insieme alla moglie Primina. Sono arrivati i soccorsi, il medico del 118 e l’ambulanza, ma il suo cuore si è fermato per sempre.

 

Le vetrinette di Lino Veneroni   Personaggi pavesi incontrati dallo scrittore

Il sito Internet di Lino Veneroni

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