Morte di un Guerriero
matita su carta, Cremona, museo civico
Giacomo Trécourt, (nato a Bergamo nel 1812 - morto a Pavia nel 1882), fu un pittore ottocentesco formatosi presso l'Accademia Carrara di Bergamo alla scuola di Giuseppe Diotti, esponente del neoclassicismo lombardo. Nato in una famiglia dalle condizioni economiche modeste fu costretto lavorare fin dalla giovane età ma la passione per l'arte e la pittura, in particolare, lo portò a studiare, dal 1828 al 1829, presso l'Accademia Carrara sotto la guida di Giuseppe Diotti. In questa circostanza strinse un rapporto di grande amicizia con Giovanni Carnovali detto il Piccio da cui fu ritratto in un famoso quadro, emblematico dello stile del Piccio stesso. Assieme al Piccio si recò, a piedi, a Parigi nel 1845 per studiare l'opera di Delacroix, compiendo un viaggio che divenne presto leggenda nell'ambiente artistico lombardo dell'epoca. Fin dall'inizio si distinse in diverse esposizioni e rassegne pittoriche ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Partecipò a Firenze, nel 1861, a una esposizione nazionale da cui ricavò un'ampia notorietà. La sua arte subì l'influenza neoclassica del maestro Diotti mitigata dalla vena naturalistica lombarda. Dipinse soggetti e scene popolari a volte intrise di un acceso sentimentalismo ai limiti del patetico come nella Notizia di una sciagura del 1840 in cui sollecita la commozione dello spettatore. Fu un ottimo ritrattista avvicinandosi a un purismo più controllato e meno incline all'emotività, come nel Ritratto di Bice Presti Tasca del 1845. Nel 1842 divenne direttore della Civica scuola di pittura di Pavia, città con cui strinse un legame culturale che durò fino alla morte, 1882.
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Alcune opere del pittore Giacomo Trecourt - - |
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Morte di un Guerriero
matita su carta, Cremona, museo civico
G. Trecourt - Autoritratto
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