ROMOLO BIANCHI
scultore e pittore pavese
Ho incontrato Sergio, il nipote di Romolo Bianchi, nella sua abitazione di via Cavallotti.
Quando ha saputo che l'avevo cercato per raccogliere informazioni biografiche, ricordi, racconti sulla vita del nonno, sicuramente uno fra i più importanti artisti pavesi del secolo scorso, ho notato in lui una piacevole reazione: finalmente Pavia, o meglio, qualcuno di Pavia si è ricordato degli illustri personaggi che hanno fatta conoscere la città al mondo intero.
Ed in effetti è proprio così. Spesso mi rendo conto che, io per primo, da pavese purosangue, nato e cresciuto a pochi passi dal centro storico, non mi sono accorto in oltre dieci lustri di vita, di quanta arte, storia, personaggi, tradizioni, hanno arricchito la nostra città e i suoi dintorni.
Sergio mi ha accompagnato nel locale laboratorio in cui Romolo concepiva e creava le sue opere...e anche se sono passati tantissimi anni, mi è sembrato quasi di percepire il profumo del legno grezzo, di sentire il silenzio dell'artista che lo osserva sapendo già cosa alla fine ne sarebbe uscito.
Nella abitazione del nipote, ho avuto poi la fortuna di trovarmi circondato dall'arte. Con sapiente, ma disinvolta cura, le pareti mi hanno mostrato disegni, acquarelli, bassorilievi, statuette, calchi.... una prestigiosa galleria. (Nella foto iniziale un angolo della studio del nipote Sergio)
Mi sono chiesto se Pavia sappia di avere avuto un personaggio come Romolo Bianchi e perché non lo ricordi dedicandogli una via, magari nel quartiere di Città Giardino dove sono numerose le strade intitolate a pittori, architetti e scultori....
Sergio mi ha informato che negli anni settanta del secolo scorso fu presentato al Comune un curriculum vitae di Romolo Bianchi e della sua lunga attività nel contesto di una possibile dedicazione stradale.
Il testo presentato era il seguente:
Nato a Pavia il 24 maggio 1878 ivi muore l' 11 settembre 1961.
Nipote di un falegname e figlio di un intagliatore (Luigi), studia i rudimenti della scultura sotto la guida di Giorgio Kienerk alla Civica Scuola di Pittura ed è pure discepolo di Pietro Michis.
Aperto un laboratorio di intagliatore, collabora inizialmente con il padre ma poi si dedica prevalentemente ad opere scolpite in legno.
Nella prima metà del secolo opera nella sua amata Pavia, stringendo sincera e fruttuosa amicizia con altri artisti quali Ezechiele Acerbi, Erminio Rossi e Romeo Bergognoni.
Da subito la sua abilità viene riconosciuta ed apprezzata, tanto che nel 1902 gli viene affidato l'incarico di scolpire la Via Crucis per il Duomo della sua città.
A questa seguono altre per il Duomo di Brescia, per la chiesa di S.Calimero a Milano e per innumerevoli chiese della provincia e in Italia, che costituiscono la parte più significativa della sua produzione.
Man mano che la sua anima artistica si matura, arricchita dagli amichevoli scambi di opinioni con i suoi amici artisti, a queste opere si aggiungono statue di Santi, crocefissi, confessionali, pulpiti, ma anche bassorilievi (porte del Duomo di Pavia) e lo stemma di Pavia con festoni e bandiere del Municipio di Pavia la cui fusione è disposta sul ponte della Becca.
Di genere profano è la decorazione del salone da pranzo della villa già Spizzi a Castellambro, composta di due grandi bassorilievi alle pareti raffiguranti scene mitologiche, la Caccia di Diana e l'incontro di Ettore con Andromaca; decora tutto il soffitto a cassettoni.
Partecipa a numerose esposizioni Nazionali di Belle Arti a
Milano, Torino e Genova.
Espone alla 'Permanente di Milano nel 1913 e all'Accademia di Brera nel 1914
dove gli viene assegnato il 2° premio per il 'bimbo che sì toglie la
camicia'.
Prima della II Guerra Mondiale è insegnante di scultura
presso la Scuola d'Arte Applicata all'Industria di Pavia.
Con grande perizia, profondo conoscitore di stili e antiquariato, si dedica
ad opere di restauro.
Gli viene affidato tra l'altro il restauro della statua di San Giovanni
Nepomuceno caduta in Ticino a seguito del bombardamento del Ponte Coperto e
ivi rimessa dopo la ricostruzione del ponte.
Nel 1953 gli viene conferita l'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Schivo da ogni esibizionismo, a sottolineare la sua modestia e riservatezza, soleva dire di fronte alla targa regalatagli e apposta sulla porta della sua bottega, che Cav. Romolo Bianchi doveva in effetti leggersi Lav., cioè 'lavoratore'.
Restano di lui anche parecchie centinaia di statuette in legno con rappresentazioni sacre, di bimbi o di nudi femminili.
Queste fanno parte di collezioni private non solo in Pavia e in Italia, ma anche in Francia, Germania e Stati Uniti d'America
.
Opere dell'Artista nella città di Pavia
Duomo di Pavia
Via Crucis
Bassorilievo rosoni porte centrale e laterale Angeli con cornucopie per
altare S.Siro
Portatile bizantineggiante per altare S.Agnese
Basilica di S.Teodoro
Crocefisso
Altare S.Agnese, cimasa, cornice
Cantoria e cassa d'organo
Statua dell'Immacolata
Altare di S.Policarpo
Pulpito
Statuine e bronzi dell'altare
S.Pietro in Ciel d'Oro
Confessionali Pala d'altare
S. Primo
Statua di S.Agnese
Chiese fuori Pavia con opere di Romolo Bianchi
Barbianello, Bascapè, Belgioioso,
Bereguardo, Borgo S.Siro, Casarile, Cascine Calderari, Cava Manara, Ceranova,
Copiano, Cura Carpignano, Giovenzano, Gropello, Magherno, Marcignago, Parona,
Spessa, Torre del Mangano (attuale Certosa), Torre d'Isola, Villanova,
Villanterio, Vistarino, Zelata, Zerbo, Zinasco Nuovo.
Altre località con opere di Romolo Bianchi
Chiesa S.Calimero, Milano - Duomo, Brescia - Chiesa
S.Nazzaro e Gelso, Brescia - Chiesa di Almenno S.Salvatore, Bergamo -
Palazzo Reale, Pisa - Chiesa di Prà, Genova - Chiesa S.Stefano, Genova -
Chiesa S.M Carignano, Genova - Monasteri di Bereguardo, Vidigulfo,
Valbissera - Pia casa S.Giuseppe, Belgioioso.
In effetti i meriti del nostro concittadino avrebbero giustificato una menzione almeno stradale !
Non è mai troppo tardi . . . ..
Basilica di S. Michele
Portatile di S.Agnese
S . Francesco
Portatile e statua dell'Immacolata
S.M. in Bethlem
Trono Santissimo
S.Pietro in Verzolo
Statua di S.Pietro Cristo per il pulpito
Collegio Borromeo
Statue S.Luigi, S.Boezio, S.Agostino, S.Sauli, Bussola
per la chiesa
Collegio S.Agostino
Altare