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Pavia e dintorni   -  i vecchi Mestieri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Girava con un carretto a mano, poi passò al triciclo, poi al motocarro.

Raccoglieva di tutto, tutti i metalli possibili ma rigorosamente legno escluso, il prezzo lo faceva lui e non c’era verso di spuntare qualcosa in più.

Anche se può sembrare incredibile questa attività era lucrativa, i rutamat di Pavia, il Fietta, il Gulia, il Topo, con questa loro attività erano riusciti nel tempo ad assicurarsi una buona posizione economica.

Appena finita la guerra i ragazzi pavesi dei rioni popolari si ingegnavano nella ricerca di metalli nelle campagne: chili e chili di bossoli di ottone, schegge di bombe,rottami dei bombardamenti, tutto veniva buono e la sera consegnavano il ricavato della vendita in famiglia.

I rutamat assumevano anche l'incarico di sgomberare cantine e solai, trattenendo la merce sgomberata a titolo di pagamento.

Il Rutamat