I primi anni del Novecento sono stati per l’economia pavese un periodo particolarmente importante per la nascita di numerose attività industriali.
Fra le tante, per iniziativa dell’Ing. Paolino Moncalvi, del Dott. Giulio Oehl, dell’Ing. Mario Cozzi e di Giacomo Aprile, nel dicembre del 1905, nasceva la ditta Ing. Moncalvi & C. ampliando una preesistente officina, in viale Canto Ticino, nello spazio attualmente occupato dalla sede della Provincia Pavese.
L’attività iniziale è strettamente legata alla lavorazione del ferro, soprattutto per lavori di carpenteria e nel giro di pochi anni la sua produzione annua aumenta al punto di richiedere la presenza di oltre 200 dipendenti.
Vengono ampliati i capannoni esistenti e lo stabilimento si estende lungo il lato occidentale di via Ferrini occupando una superficie di oltre 8000 mq.
Per far fronte alle esigenze del mercato, in una fase di rapido sviluppo, la Moncalvi avvia la progettazione e produzione di specifici macchinari destinati soprattutto alla movimentazione e pompaggio delle acque. Si rende necessaria la realizzazione di una fonderia di ghisa che viene messa in cantiere nel terreno sul lato opposto di Via Ferrini, impegnando un’area di 6000 mq. circa.
1930 - Depliant di pompa centrifuga Moncalvi
Negli anni ’30, riceve importanti commesse di lavorazione per la costruzione di pompe e accessori per turbine dalla Riva di Milano, leader nel settore dello sfruttamento delle acque in centrali idroelettriche.
Anni '40 - Operai della Moncalvi in posa con una pompa centrifuga.
La presenza della Moncalvi in una città bagnata da un fiume importante ha sicuramente influenzato il suo genio progettuale, al punto che, che grazie all’esperienza maturata con la realizzazione locale di scafi per la navigazione fluviale, la Società riceve nel 1941, dalla Regia Marina, la commessa per la costruzione di 9 motolance, da destinare al progetto di sbarco ed invasione di Malta, denominato Operazione C3.
Il progetto globale prevedeva la realizzazione di 100 esemplari, tuttavia le prime, ed uniche, unità varate nella primavera 1942, furono le 9 costruite dai Cantieri Navali Moncalvi di Pavia ed O.M.S.A. di Pavia, la denominazione era ML.
Ogni motolancia poteva trasportare, oltre ai 9 uomini di equipaggio, 30 militari pronti per lo sbarco, alloggiati in una "vasca" centrale scoperta attrezzata con una rampa prodiera: la passerella d'arrembaggio.
L’esperienza “nautica” convince la Moncalvi a proseguire nei suoi progetti e programmi rivolti alla realizzazione di natanti: sia per utilizzi prettamente operativi sia per il trasporto passeggeri.
Nascono così le draghe fluviali, le prime a tazze e successivamente aspiranti: un fondamentale aiuto all’attività estrattiva degli inerti dai greti dei fiumi per alimentare la crescente richiesta per l’industria delle costruzioni. Alcune draghe sono collocate nei porti marittimi per la manutenzione dei fondali.
1946 - varo di draga in Ticino
Nel settore della navigazione per trasporto passeggeri, la Moncalvi si distingue per la eleganza e la perfezione con cui realizza le più belle motonavi, in uso sino a qualche anno fa sui laghi Maggiore e di Como.
1951 - Motonave San Carlo 1952 - Motonave Milano
Lo scalo di alaggio, presente in zona Confluente, vede la messa in acqua di importanti realizzazioni, draghe, traghetti, bettoline per il trasporto fluviale…ogni varo è una festa e spesso, a fatica, si riesce a trattenere il pubblico festante.
Parallelamente la collaborazione con la Riva Calzoni si rafforza al punto che la Società Milanese ne acquisisce la proprietà.
La direzione generale della Società Pavese viene affidata all’Ing. Silvio Levi, “vulcanico” animatore di illuminate strategie aziendali che nel giro di pochi anni vedono la Moncalvi presente in diversificati settori dell’economia nazionale. La strategia della nuova Direzione Generale è quella di confermare l'attività di lavorazioni meccaniche e carpenteria pesante, iniziando nel contempo un percorso di ricerca e di sviluppo di soluzioni operative rivolte alla movimentazione stradale e cantieristica.
Mentre proseguono gli impegni nel settore delle draghe, i progettisti della Società, studiano e permettono la realizzazione dei trattori Tiger, mezzi azionati da un motore di 100 CV, con trazione integrale sulle quattro ruote e in grado di trainare, con un accoppiamento articolato, diverse soluzioni operative.
La prima applicazione è stata l'aver risolto il problema dello smarinamento dei detriti durante la scavo di gallerie, realizzando, negli anni ’60, i dumpers-articolati per il traforo della galleria stradale del Frejus.
Con la medesima unità di trazione sono realizzati degli scrapers articolati autocaricanti, oggetto di una copiosa commessa destinata alla Turchia.
Alla stessa nazione, da anni, venivano forniti scrapers trainati tradizionali.
La geniale inventiva dello staff tecnico Moncalvi, sollecitato dalla esigenza di affrontare il mercato della edilizia, studia il problema e realizza mezzi adatti a risolvere svariate necessità di movimentazione pesante nei cantieri.
In particolare per rispondere alla nuova tecnologia costruttiva basata sulla prefabbricazione dei componenti da trasportare al cantiere per il successivo montaggio, Moncalvi realizza i mezzi per affrontare e risolvere le esigenze dell'intera filiera produttiva.
Dagli stampi per pareti in grado di ribaltare il manufatto finito per un agevole carico, ai semirimorchi autocaricanti per il trasporto dal cantiere di produzione a quello di posa, alle gru aotomontanti e agganciabili a trattori stradali per un veloce trasferimento, il tutto nel pieno rispetto delle normative di sicurezza vigenti.
Negli stessi anni Sessanta, l’innata e istintiva capacità commerciale dell’Ing. Levi, convince la proprietà ad acquisire due prestigiosi marchi per la distribuzione di macchinari nel settore cantieristico: la JCB, Inglese, produttrice di macchine movimento terra e la MANITOU, Francese, leader nel settore dei carrelli elevatori fuori-strada.
Già all’inizio degli anni Settanta le due case rappresentate si posizionano nei primi posti del mercato nazionale, grazie alla creazione di una rete capillare di agenti e concessionari e tali posizioni sono saldamente tenute per oltre dieci anni.
Nei primi anni ’80, il rallentamento del settore energia prodotta da fontiidroelettrico condiziona negativamente l’andamento della Riva Calzoni e di conseguenza quello della Moncalvi. I reparti di lavorazione meccanica sono gradualmente chiusi, l’attività commerciale viene trasferita in una nuova e moderna sede a San Genesio.
Ma ciò non è sufficiente ad evitare il collasso aziendale: le case rappresentate si organizzano per una presenza diretta sul territorio nazionale e la Società Moncalvi viene posta in liquidazione.
Nel 1985 la Società Draghe Lario, tuttora leader nel settore delle pompe draganti e pompe verticali cantilever, acquisisce il marchio Moncalvi.
Il nuovo insediamento, recentemente edificato in località San Genesio, viene venduto; i dipendenti, in parte passano alle dipendenze delle case rappresentate e i rimanenti vengono liquidati.
E giusto ricordare, e chi scrive ne è testimone, che la società Moncalvi è stata in grado di far sentire i suoi dipendenti come elementi di una grande ed unica famiglia dove l’umanità ed il rispetto sono sempre stati alla base dei rapporti interpersonali a qualsiasi livello.