TORRE CIVICA (RESTI)

  ELEMENTI IDENTIFICATIVI RIFERITI AL DECRETO DI VINCOLO 
 

Estratto di mappa

 

 

 

    CARATTERISTICHE EDIFICIO   

 

Epoca di costruzione: sec. X 

Uso attuale: "ricordo

Uso storico: Torre Civica

Accessibilità: Piazza Duomo

Stato di conservazione: ... crollata il 17 Marzo 1989

 

Note storico-artistiche:

 

Sorgeva accanto all'ardita mole della cattedrale, tanto da essere scambiata talvolta per un campanile.

Alcuni documenti inediti attestano che la torre esisteva già nel 1157, ma la costruzione dovette subire varie fasi, tuttora avvertibili nella diversa struttura muraria dei singoli ordini.

La prima descrizione completa, dettagliata e accompagnata da uno schizzo, opera dell'autore stesso, è di Opicino de Canistris (l'Anonimo Ticinese), realizzata nel bel mezzo del 1300 nel contesto della minuziosa descrizione della nostra città.

In particolare ci viene riferito dall'Opicino che:

"la larghezza del nostro campanile, è di metri 12,40 per ogni lato, lo spessore dei muri è di metri 1,36 dal piede alla metà e di metri 1,26 nel resto".

La zona inferiore, impostata su conci marmorei e frammenti di monumenti funerari romani, aveva le facciate scandite in cinque specchiature da sottili lesene collegate fra loro da archetti pensili, sotto i quali erano incastrate bellissime ciotole iridate.

Nel vano posto al piano terreno era in uso una fonderia per la colatura di campane in bronzo. Tale officina serviva alle esigenze campanarie della cattedrale e ad altre chiese della città.

Al riguardo è curioso rilevare l'esistenza di campane diverse in dimensione e suono e utilizzate all'uopo per specifici richiami al popolo e alle genti in genere per particolari occasioni civili e religiose.

Successivamente nello stesso locale teneva ufficio il responsabile ai pesi e alle misure: in pratica l'addetto comunale che certificava l'esattezza delle dimensioni e dei pesi dei materiali sottopostigli per la verifica.

All'esterno, alla base della torre, sul lato di piazza piccola, particolari incisioni a distanze ben definite, sui marmi del basamento, erano in ogni momento disponibili alla gente per una misurazione secondo gli standard.

Sempre nella parte bassa della Torre, sul lato rivolto a Ovest, si poteva ammirare una cimasa di monumento sepolcrale, portante tre protomi di leoni (noto simbolo di Cibele) agli acrotereii ed alla sommità del fastigio, con la gorgone nel timpano.

Questa icona, ritrovata durante i lavori di costruzione della torre, potrebbe significare che nello stesso posto era esistito un antico tempio dedicato alla dea Cibele e quini dei primissimi secoli dell'età cristiana.

Tornando alla struttura della torre, i primi due ordini erano stilisticamente e cronologicamente affini al campanile dell'abbazia di Pomposa, eretto verso il 1063.

I due ordini superiori, che presentavano alcune differenze tecniche, erano invece più recenti di qualche decennio.

La parte superiore rimase a lungo priva di coronamento, ma nel 1583 l'architetto Pellegrino Tibaldi progettò e fece costruire la cella campanaria, di forme rinascimentali già volgenti al barocco.

Ai piedi della torre, verso piazza del Duomo, si conservavano interessanti avanzi della facciata della demolita basilica di S. Stefano, con un magnifico portale romanico.

Le sue condizioni erano giudicate universalmente buone (e come tali erano indicate in un censimento di pochi anni precedente al crollo). Invece, senza segni premonitori e senza cause apparenti, la torre rovinò al suolo, sembra per collasso delle strutture, il 17 marzo 1989.
 

Denominazione:

TORRE CIVICA (RESTI)

 

Localizzazione:

Piazza Duomo

 

Proprietà:

Comune di Pavia

 

 

DATI CATASTALI

Sezione: Pavia Città Foglio: 5

Lettera: C, 62

  

 

DATI VINCOLO

Decreto Vincolo diretto

ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 42

 

Data:

29 giugno 1912