Porta Nuova

 

ELEMENTI IDENTIFICATIVI RIFERITI AL DECRETO DI VINCOLO

Estratto di mappa

 

 

 

    CARATTERISTICHE EDIFICIO   

 

Epoca di costruzione: fine XI secolo
Uso attuale: resti di Porta Fortificata

Uso storico: Porta Fortificata

Accessibilità: Viale Lungoticino Sforza

Stato di conservazione: buono

 

Note storico-artistiche:

 

“esempio superstite maggiormente significativo di porta-torre eretta nella cinta muraria medioevale pavese.

Costituita da un massiccio blocco quadrangolare in cotto, aperto su due lati da una fornice a pieno centro e sganci diritti la cui impostazione nella parete è sottolineata da tre piccole monofore.

Nelle semplici forme, acquista spicco più deciso la decorazione pittorica, limitata ad incorniciare l’arco pieno del portale.

L’alta ghiera in cotto si allarga e si rialza verso il centro, assumendo sezione archiacuta mentre tre ampi cunei in marmo ne misurano il vertice”.

 

L’edificio risalente alla fine del secolo XI costituisce, insieme a Porta Calcinara, l’unica sopravvivenza in elevato del recinto murato di Pavia della prima età comunale.

Non si deve per questo ritenere una testimonianza unitaria di una preesistenza medioevale ma è, come tutta l’architettura che possiamo visitare ai nostri giorni, frutto di un lento processo di stratificazione e di trasformazione avvenuto nei secoli.

Prima dell’intervento di progetto, Porta Nuova si presentava molto malmessa, tanto da giustificare un intervento di puntellatura con centine di legno, per scongiurare possibili crolli.

L’edificio presentava diffuse lesioni particolarmente marcate; l’ampiezza delle lesioni era segno di una situazione estremamente preoccupante, confermata successivamente dalla campagna diagnostica.

Le scelte progettuali sono state sempre “misurate” sulla scorta del principio di intervenire per necessità, valutando tutte le soluzioni possibili e dando preferenza a quelle minimamente invasive e maggiormente rispettose dell’autenticità del monumento al suo stato di fatto.

Lo scopo principale è stato quello di eliminare le cause di degrado e di dissesto che, valutate nella fase diagnostica, avrebbero compromesso la durabilità dei materiali, della struttura e quindi del Bene Architettonico oggetto dell’intervento.

Il concetto determinante al quale si è cercato di attendere, è quello dell’intervento puntuale, studiato “ad hoc” caso per caso, tenendo contemporaneamente presenti esigenze di diversa natura: fattibilità (e quindi costi contenuti), durabilità, reversibilità e compatibilità con i materiali in opera.

Per tutte gli interventi aggiuntivi relativi alle opere di consolidamento e architettoniche, si sono perseguiti i criteri della riconoscibilità, del minimo intervento, della reversibilità, della facile manutenibilità nel tempo, operando secondo il criterio di aggiungere presidi di sicurezza all’esistente, senza sottrarre materia originaria e senza sostituire le componenti tecnologico funzionali esistenti.

In tal modo le componenti architettoniche dell’edificio conservano la loro funzione strutturale, un preciso ruolo, così da non trasformarsi in puri elementi formali-decorativi.

A questa impostazione di fondo si è sommata un’altra considerazione che ha guidato tutta una serie di opere “accessorie” agli interventi di conservazione e consolidamento: ridare fruibilità all’edificio, garantendo una facile visitabilità e manutenibilità nel tempo.

Per quanto riguarda il consolidamento della struttura, il progetto prevede la realizzazione di una cerchiatura dell’intera struttura in corrispondenza della risega delle murature, a livello dell’antico soppalco, finalizzata al contenimento complessivo dell’edificio e al collegamento delle quattro pareti perimetrali.

Sono previsti elementi attivi che contrastino le spinte orizzontali degli archi e controventino l’ edificio.

L’esecuzione di un intervento diffuso di consolidamento e di protezione sulle murature abbinato all’esecuzione di un intervento di consolidamento del terreno di fondazione relativo allo spigolo Nord-Ovest, sono necessari al fine di congelare la struttura nello stato attuale di cedimento.

 

DATI CATASTALI

Sezione: Pavia città

Foglio: 7

Lettera: X

 

DATI VINCOLO

Decreto Vincolo diretto

ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 42

Data: 7 ottobre 1910

           21 maggio 1980

Denominazione:

PORTA NUOVA

 

Localizzazione:

Viale Lungoticino Sforza

 

Proprietà:

Comune di Pavia