Chiesa di San Teodoro
ELEMENTI IDENTIFICATIVI RIFERITI AL
DECRETO DI VINCOLO
Estratto di mappa
CARATTERISTICHE EDIFICIO
Epoca di costruzione: secolo XII
Uso attuale: Chiesa
Uso storico: Chiesa
Accessibilità: Piazza San Teodoro
Stato di conservazione: buono
Note storico-artistiche:
“L’edificio interamente costruito in cotto, risalente alla metà del XII secolo, presenta nella facciata purezza di linee indicate nei contrafforti che la ripartiscono in tre campi e dalle loggette cieche coronanti la sommità.
Aggiungono slancio e leggerezza all’insieme il complesso delle absidi ed il tiburio coronato da un’altro più piccolo sovrapposto nel sec. XVI.
Interessante la porta che si apre sul fianco sinistro, con affresco duecentesco di Madonna con Bambino nella lunetta. L’interno, grazie all’ampiezza delle tre navate, il dislivello della cripta, lo slancio delle arcate e la semplicità dei pilastri si presenta spazialmente caratteristico.
Notevoli i cicli di affreschi presenti nei bracci del transetto (sec. XVI); nella cripta (sec. XIII) e sui pilastri della navata centrale (sec. XIII-XIV).
Menzione particolare meritano gli affreschi di Bernardino Lanzani (veduta di Pavia a volo d’uccello del 1522), nella prima campata a sinistra”.
San Teodoro sorge nella parte più antica di Pavia a metà strada tra piazza
della Vittoria, l’antico foro romano, ed il Ticino.
Prima dedicata a Santa Agnese, poi, in occasione della sua beatificazione intorno all’anno 1000, al Vescovo di Pavia Teodoro morto nel 778, ospitandone il corpo.
L’ubicazione della chiesa, non lontano dal Ticino, decretò San Teodoro protettore dei pescatori e di tutti coloro che lavoravano con e sul fiume.
La facciata è romanica, l'interno a tre navate contiene un transetto sopraelevato, una cripta e una cupola, che all'esterno è celata dal tiburio ottagonale.
L’interno si presenta spazialmente caratteristico grazie all’ampiezza delle tre navate, il dislivello della cripta, lo slancio delle arcate e la semplicità dei pilastri.
Conserva pregevoli opere, dal XIII al XVI secolo, fra cui la Madonna con Bambino in trono del Duecento nella lunetta sulla porta che si apre sul fianco sinistro, e i cicli cinquecenteschi delle Storie di Sant'Agnese e San Teodoro.
L'altare maggiore che custodisce le spoglie di San Teodoro, reca un pallio con 5 tavolette ad olio, alquanto ritoccate, con episodi tratti dalla vita del Santo.
Il catino dell'abside maggiore, con l'adorazione dell'Agnello e di alcuni Santi è opera moderna del pavese Antonio Villa.
Al suo interno sono affreschi di Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino, datati al 1507.
Di notevole interesse l'affresco di B. Lanzani che rappresenta una veduta di Pavia del 1525/26 munita di numerose torri medioevali.
Sulla parete contigua una versione precedente,
incompiuta. Entrambi gli affreschi sono le più antiche immagini della città.
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Denominazione:
CHIESA DI SAN TEODORO
Localizzazione:
Piazza San Teodoro
Proprietà:
Diocesi di Pavia
DATI CATASTALI
Sezione: Pavia Città
Foglio: 5
Lettera: L
DATI VINCOLO
Decreto Vincolo diretto
ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 42
Data:
28 giugno 1912
26 novembre 1979