Chiesa di San Gervasio e Protasio

 

  ELEMENTI IDENTIFICATIVI RIFERITI AL DECRETO DI VINCOLO 
 

Estratto di mappa

 

 

 

    CARATTERISTICHE EDIFICIO   

 

Epoca di costruzione: sec. IV 

Uso attuale: Chiesa 

Uso storico: Chiesa

Accessibilità: via Severino Boezio

Stato di conservazione: buono

 

Note storico-artistiche:

 

“Fondata da S. Siro nel sec. IV fu la prima Basilica cristiana di Pavia. Della costruzione originaria rimangono tracce non visibili, ma l’edificio presenta elementi della fine del XI sec. Come i due capitelli del portale, murati sotto il portico d’ingresso, e l’interessante campanile.

Nell’interno sarcofago di S.Siro e bassorilievo con S. Siro.

Nel XVIII sec. Lavori di restauro portano al sopralzo della volta e all’aggiunta di cappelle”


Secondo la tradizione si tratterebbe della più antica chiesa di Pavia.

Fu eretta infatti in età paleocristiana in un’area cimiteriale. L’intitolazione della chiesa si lega ai santi martiri dai cui resti, rinvenuti a Milano da Sant’Ambrogio nel 386, provengono le reliquie portate qualche anno dopo a Pavia dal terzo vescovo Invenzio.

La presenza della sepoltura del proto-vescovo Siro e del Santo vescovo Pompeo suo successore ha indotto a ritenere che la chiesa fosse la prima cattedrale cittadina.

Risulta che nel XII secolo in San Gervasio sono presenti i benedettini cluniacensi, sostituiti nel XIII da benedettini cassinesi; in questo periodo la chiesa è oggetto di una ricostruzione in forme romaniche.

Presso la chiesa, a partire dal 1216, funziona una Confraternita di Disciplini; nel 1500 passa in Commenda e nel 1534 Gerolamo Emiliani ottiene parte del complesso annesso alla chiesa per il ricovero degli orfani.

Nel 1542, in seguito alla distruzione della chiesa di San Savino, i religiosi del Terz’Ordine di San Francesco ottengono di stabilirsi in San Gervasio.

Tra il 1712 e il 1718 si procede ad una ricostruzione radicale della chiesa, con il ribaltamento dell’orientamento originario. La nuova facciata viene rivolta a est, ad accogliere i fedeli provenienti da Via Sant’Invenzio.

Questo comporta purtroppo la perdita della facciata romanica per lasciare spazio all’attuale abside e, dal lato opposto, la cancellazione dell’abside antica con l’attigua sacrestia per la realizzazione del nuovo prospetto.

In età napoleonica la chiesa perde la qualifica di parrocchia (1805) e diventa sussidiaria di Santa Maria del Carmine, la quale al contrario da monastica era diventata parrocchiale. Solo nel 1920 la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio recupera finalmente il ruolo di parrocchia.

Resti della chiesa paleocristiana sono stati individuati nei lati nord e ovest del primo e secondo ordine del campanile romanico. Anche nel fianco della chiesa verso via Boezio si conservano porzioni di muratura romanica, con il relativo coronamento di archetti pensili.

La facciata, dotata di un portico a tre luci allineato con il campanile, viene intonacata solo nella parte inferiore; l’interrompersi dei lavori lascia a vista la muratura della porzione superiore arretrata, con ampia apertura centrale e nicchie laterali, coronata da un elegante timpano di proporzione classica.

La planimetria irregolare della chiesa è corretta visivamente all’interno dalla rigorosa partitura delle pareti laterali che, secondo i dettami della Controriforma, definiscono un’aula unica, resa anche più profonda dal lungo coro a profilo poligonale. L’interno è coperto da una grande volta a botte, unghiata in corrispondenza delle finestre.

 


 

Denominazione:

CHIESA DI SAN GERVASIO E PROTASIO

 

Localizzazione:

Via Severino Boezio

 

Proprietà:

Diocesi di Pavia

 

 

DATI CATASTALI

Sezione: Pavia Città Foglio: 4

Lettera: F, G ex F

  

 

DATI VINCOLO

Decreto Vincolo diretto

ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 42

 

Data:

28 giugno 1912

26 novembre 1979