Castello Visconteo
ELEMENTI IDENTIFICATIVI RIFERITI AL DECRETO DI VINCOLO
Estratto di mappa
CARATTERISTICHE EDIFICIO
Epoca di costruzione: sec. XIV
Uso attuale: Sede Museale
Uso storico: Dimora Viscontea e Sforzesca
Accessibilità: Piazza Castello
Stato di conservazione: buono
Note storico-artistiche:
Eretto da Galeazzo II Visconti (1360 – 1365), completato e abbellito dal figlio Gian Galeazzo.
Fu concepito come un grandioso quadrato di laterizi, di 142 m di lato, ha una altezza di 30 m, munito di quattro torri angolari, larghe 18 m e alte 43 m e con un largo fossato che veniva riempito d'acqua derivata dal naviglio: una costruzione enorme per una città che faceva allora circa 20.000 abitanti.
Cortile a portici su tre lati con loggiato a quadrifore e bifore ogivali.
Le partiture superiori sono in cotto e testimoniano i successivi rifacimenti, mentre il colonnato e le arcate originali, sono in pietra d’Angora.
Le belle finestre sono ancora quelle dell'epoca, mentre la parte alta dei merli ghibellini è stata rifatta. Anche le torri e il corpo centrale sono stati coperti da un tetto per evitare le infiltrazioni d'acqua.
La torre di sinistra è chiamata "della Biblioteca" perchè in essa vi lavorò Francesco Petrarca, ordinando e commentando i preziosi libri scritti a mano.
La torre di destra è detta "delle Reliquie" perchè nella Cappella Ducale venivano conservate le reliquie dei Santi che molto spesso i Nobili in visita portavano ai Duchi.
Nel 1527, Odetto de la Foix Visconte di Lutrec cala su Pavia e per vendicare la cattura del suo Re Francesco I (1525 - Battaglia di Pavia), mette in posizione le bombarde e distrugge i due torrioni settentrionali del castello, poi, dopo il sacco di Pavia durato undici giorni, se ne va.
É in quell'occasione che ci venne anche svuotato il castello di tutti gli arredi e delle opere d'arte che conteneva. Più tardi, la stessa sorte è toccata anche ai due lati del castello che si vedono chiaramente rifatti in diverso stile nel 1600 e nel 1700.
Una delle torri abbattute era chiamata "degli specchi" perchè in essa le Dame in arrivo andavano a mettersi in ordine prima di essere ricevute dai Duchi.
L'altra era "la lunga dimora", la prigione di Stato, ove ben 103 cittadini subirono la cosiddetta "quarantena", cioè quaranta giorni di tortura.
Durante i 150 anni in cui il castello fu abitato dai Visconti e dagli Sforza, tutti i grandi Signori italiani e stranieri lo visitarono per andare a caccia nel bellissimo parco che si estendeva dal castello stesso fino alla Certosa.
Nel 1495 Ludovico il Moro, appena divenuto Duca, chiamò a decorare le sale del Castello Leonardo da Vinci e il Bramante: Leonardo fece dipingere i saloni in color azzurro cielo e vi fece applicare delle stelle in oro zecchino; Bramante fece porre ai lati del ponte levatoio alcuni guerrieri con scimitarre e dei paggetti che avevano la funzione di ricevere gli ospiti.
Nel 1600 e 1700 i saloni furono sbiancati per
disinfettarli dalle frequenti epidemie di peste e colera e attualmente sono
sede dei Musei del Risorgimento e gallico romano.
Denominazione:
CASTELLO VISCONTEO
Localizzazione:
Piazza
Castello
Proprietà:
DATI CATASTALI
Sezione: Pavia Città Foglio: 1
Mappali: 36, 136 , 133, 161
Ex 36, 136
DATI VINCOLO
Decreto Vincolo diretto
ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 42
Data:
28 marzo 1958